Patto internazionale sui migranti, Salvini frena: non firmiamo, prima ne parliamo in Parlamento

Salvini: “La sinistra si lamenta da ore che il governo tolga spazio di espressione, di discussione, di confronto, di partecipazione e di dialogo al Parlamento. Sul Global Compact faremo come la Svizzera, che ha fatto una scelta di democrazia e cambiamento: ha detto fermi tutti"

ROMA – L’Italia alla conferenza internazionale sulle migrazioni non ci sarà. A deciderlo Matteo Salvini. Perentorio il capo del Viminale: il Governo non firmerà il Goblal Migration Compact. La due giorni di incontri è prevista per il prossimo 10 e 11 dicembre a Marrakesh.

La posizione di Salvini

L’Italia, ha fatto sapere il leader del Carroccio, non firmerà alcun atto senza un pronunciamento del Parlamento. La tesi di Slavini è stata condiviso anche da parte del Movimento 5 Stelle. Prima di sottoscrivere atti, prima di ratificare accordi con i quali si raccomanda “una gestione collettiva del fenomeno migratorio”, l’esecutivo vuole coinvolgere Camera e Senato.

“Faremo come la Svizzera”

Salvini sul punto ha spiegato come la pensa durante l’esame degli ordini del giorno al decreto legge Sicurezza. “La sinistra si lamenta da ore che il governo tolga spazio di espressione, di discussione, di confronto, di partecipazione e di dialogo al Parlamento. Sul Global Compact faremo come la Svizzera, che ha fatto una scelta di democrazia e cambiamento: ha detto fermi tutti. Il governo italiano – ha concluso il leghista – non andrà a Marrakech, non firmerà nulla. Il dibattito è così importante che non può essere questa solo una scelta del governo. Deve essere il Parlamento a discutere del Global Compact”.

Il patto lanciato dall’Onu

Il documento che sarà oggetto dell’evento organizzato a Marrakesh è basato sul patto, lanciato dall’Onu nel settembre del 2016, testo a garantire  “una migrazione sicura, ordinata e regolare”.

L’atto non ha incassato per il momento il sostegno di Donald Trump e dei paesi di Visegrad. In Italia tra i fautori del ‘no’ al Global compact c’è Fratelli d’Italia.

L’opposizione ha criticato la scelta accusando il Governo di aver fatto una sostanziale retromarcia sull’argomento. Il premier Giuseppe Conte, secondo i democrat, inizialmente avrebbe avuto altre intenzioni. L’intervento di Salvini per la dimostrerebbe che a guidare l’esecutivo non è “l’avvocato del popolo” ma proprio capo della Lega.

 

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