Pd, Annunziata a ‘Cronachedi’: “Topo e Casillo mi sostengono, ma resto autonomo”

“Chi ha le ‘tessere’ va rispettato, lavoriamo per ricostruire unità”

Leo Annunziata

NAPOLI – Del domani non v’è certezza, ma stando ai risultati delle convenzioni dei circoli, dove ha ottenuto il 60% circa dei voti, Leo Annunziata, sindaco di Poggiomarino, è a un passo dal diventare prossimo segretario regionale del Pd. L’ottimismo la fa da padrone nell’intervista rilasciata a ‘Cronachedi.’
La prima fase congressuale si è conclusa con la sua vittoria. E’ di buon auspicio per le primarie aperte che si terranno il prossimo 3 marzo?
“E’ chiaro che il voto degli iscritti mi onora e mi responsabilizza perché la media del 60% per me è importante. Sono una persona che dà molta importanza agli iscritti del partito che in un’epoca come la nostra svolgono un lavoro eccezionale. È chiaro che adesso si apre la seconda fase con le primarie aperte, che devono tener conto di quello che è stato il risultato di questa prima fase, ma il lavoro da fare è totalmente nuovo e noi abbiamo iniziato a farlo. Sono presente ovunque vengo chiamato nei circoli, partecipo alle riunioni per portare avanti la mia proposta. Domani (oggi per chi legge ndr) sarò a Somma dove voglio lanciare l’iniziativa che in ogni paese deve esserci un circolo del Partito democratico. Dove non ci sono, se dovesse toccare a me, la segreteria regionale deve essere messa a disposizione per le riunioni”.
Ma la sua proposta politica qual è?
“La proposta si compone di alcuni punti fondamentali e qualificanti. Il primo è che dobbiamo costruire un’ unità interna al partito, bisogna tacitare le polemiche sterili e riproporre una dialettica che possa far crescere il partito, che sia sana e miri soprattutto all’esterno. Dobbiamo iniziare a parlare con i cittadini per rendere note tutte le cose, tantissime, che non vanno in questo governo giallo-verde puntualizzando che alcuni provvedimenti minano i nostri principi democratici”.
Provocatoriamente le chiedo quanto quanto inciderà sulla sua elezione essere sponsorizzato da mister preferenze Topo e Casillo?
“Non leggo provocazione in questa domanda. Tenga presente che io sono sostenuto da tanti altri. Ma loro sono considerati portatori di voto, non è un caso che siano stati in grado di vincere ogni congresso passato… Ritengo che chi ha consenso all’interno del nostro partito debba essere ugualmente rispettato come rispettiamo tutti gli iscritti. Parliamo di persone serie che sono i nostri rappresentanti regionali e nazionali e quindi dov’è il problema ad avere preferenze? Viviamo in un regime democratico con una legge che permette di avere preferenze, qual è la colpa? Malgrado la non provocazione della sua domanda fondamentalmente io non ho la necessità di sbandierare a parole la mia autonomia, né tantomeno la mia autonomia, e questo vorrei fosse chiaro, la si misura dalla mia distanza o vicinanza con l’onorevole Topo e l’onorevole Casillo. L’autonomia di pensiero e un’altra cosa io credo di possederla pur avendo rapporti politici con entrambi. La domanda che pone l’autonomia politica rispetto alla distanza o vicinanza ad alcuni nomi non la trovo assolutamente fondata”.
Da cosa deve ripartire il Pd campano e cosa rimprovera a chi l’ha preceduta? Durante lo scorso segretariato in molti hanno criticato l’assenza di occasioni in cui confrontarsi vis à vis, poche direzioni convocate…
“Non esprimo giudizi sul passato, è una mia regola, perché penso che diverse epoche storiche abbiano bisogno di diversi attori e non è giusto giudicarli. Per quanto riguarda la mia posizione credo che la segreteria regionale debba essere forte e qualificata, altrettanto la direzione per ricreare entusiasmo intorno a una proposta che dobbiamo elaborare tutti insieme. Porremo al centro della nostra azione il ruolo che deve svolgere il Mezzogiorno in Italia per poi aprire una discussione sul Napoli”.
Quando dice “tutti insieme” pensa che della sua segreteria faranno parte anche coloro che non lo hanno sostenuta?
“Questa è una domanda politicista. L’unità dobbiamo costruirla sulle idee e questo sicuramente lo faremo, poi gli attori sono tutti sufficienti ma nessuno è necessario”.
Come si fa a sedare lo scontro interno, che si verifica da sempre in casa Pd non solo su scala nazionale, ma anche in Campania?
“In questo sono fortunato perché i miei interlocutori, più di me, sanno che rispetto alle percentuali che ci danno i sondaggi, ma soprattutto rispetto alla percentuale che ci ha consegnato il popolo il 4 marzo scorso, non c’è possibilità di attardarsi in quelli che sono scontri interni. Già in un partito che è al 25 al 30% non sarebbero giustificabili, figurarsi in un partito che è al 18% e ha la necessità di aprirsi all’esterno. Ho una speranza concreta e non credo che avrò molto ostacoli in questo, perché tutti gli attori in campo sono persone razionali”.
Manca un anno e mezzo alle Regionali, che rapporto pensa debba avere il futuro segretario Pd con il governatore De Luca?
“Il rapporto politico con il governatore deve essere fatto di dialogo come tutti i rapporti politici, quindi il partito deve rafforzare nelle proprie idee quanto già di buono il governatore, la giunta e questa maggioranza, stanno facendo. È chiaro che dal punto di vista della comunicazione si fa un discorso diverso, ci inventeremo qualcosa per pubblicizzare meglio i risultati ottenuti. Ma il partito deve avere un ruolo di pungolo a fare sempre meglio”.
Dopo le primarie ci saranno le Europee, che campagna elettorale deve fare il Pd e in che modo pensa di poter incidere sulla composizione delle liste, laddove diventasse segretario?
“Posso dire che ritengo che il Partito democratico campano debba dare il segnale di rinascita e di ripartenza sia per quanto riguarda le Europee sia per quanto riguarda le Amministrative che si terranno in Campania. Credo il partito debba lavorare a questo e penso che ci siano grosse speranze affinché possiamo finalmente tornare ad essere quello che siamo ed essere riconosciuti come tali, un’alternativa serie a questo governo”.

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