Pensioni d’oro, Di Maio sfida Pd e Fi: se la riforma funziona, voi vi tagliate lo stipendio

Il ministro del Lavoro: le pensioni d'oro ottenute con il metodo retributivo sono un privilegio rubato, e in un Paese dove governa il Movimento 5 Stelle i privilegi rubati non possono più esistere

Luigi Di Maio
in foto Luigi Di Maio

ROMA – Un miliardo di euro: questa la cifra che per Di Maio si può risparmiare con il tetto alle pensioni d’oro. Un miliardo che potrà essere reinvestito, principalmente, sulle pensioni minime. Soldi pubblici che saranno ridistribuiti alle fasce meno abbienti. Per evitare le solite polemiche ed incomprensioni, Di Maio ha specificato anche che non saranno toccate le pensioni contributive. Chi gode di una pensione contributiva continuerà a prendere la stessa pensione di oggi. Nonostante questo Pd e Forza Italia riescono ancora una volta ad andare a braccetto e a gridare allo scandalo. Ettore Rosato ha addirittura affermato: “Così avvantaggiano i ricchi”.

Il Partito della Nazione (Pd e Fi) a braccetto: “Chi ha redditi alti guadagnerà di più”

Francamente incomprensibile il ragionamento che il Pd prova ad opporre alla proposta di Di Maio sulle pensioni d’oro. “Nel giorno prima dei ballottaggi – ha scritto sui social Ettore Rosato, capogruppo dem alla Camera – Salvini e Di Maio riannunciano iI taglio alle pensioni d’oro e la Flat tax. ‪Il risultato sarà, ma questo non lo dicono, che chi ha redditi più alti guadagnerà più di prima. ‪Nel frattempo non disturbiamo Conte dal suo torpore…”. Flat tax a parte, di cui Di Maio non ha parlato (anche perché è una riforma che vuole portare avanti la Lega), non si capisce come un taglio alle pensioni dei più ricchi possa avvantaggiare gli stessi ricchi. Misteri del Pd. Da Forza Italia invocano invece la Costituzione: “Non si possono toccare i diritti acquisiti”.

“Forza Italia e Pd continuano a difendere i pensionati d’oro”

“E’ incredibile” rispondono dal M5S a queste prime reazioni sulla proposta di riforma delle pensioni. “Non si capisce davvero per quale motivo Pd e Forza Italia continuino a difendere a spada tratta i pensionati d’oro. Chissà che ne pensano i loro elettori. Questa litania dei ‘diritti acquisiti’ ha davvero stufato”.

Il vecchio sistema retributivo: “Non è un diritto acquisito, è un privilegio rubato”

I toni si alzano. Il progetto di riforma delle pensioni d’oro ha acceso il dibattito. Dai vecchi partiti si animano i difensori delle vecchie rendite di posizione. Ma il M5S risponde a tono: “Percepire una pensione da 20.000 euro, se non hai versato i contributi, non è un diritto acquisito, è un privilegio rubato. E in un Paese dove governa il Movimento 5 Stelle i privilegi rubati non possono più esistere”.

La sfida: se la nostra riforma funziona, voi vi tagliate i vostri stipendi d’oro

Ed ecco la sfida che il M5S lancia a Pd e Forza Italia: “Oggi ci sono deputati e senatori delle opposizioni che, pur di difendere i privilegiati, dicono che recupereremo solo 100 milioni tagliando le pensioni d’oro. Noi sappiamo che sono mooooolti di più. Facciamo una scommessa. Se recuperiamo più di 100 milioni da questa operazione di equità sociale, allora i parlamentari che si ostinano a difendere le pensioni d’oro si dimezzano lo stipendio da parlamentare e rinunciano alla pensione da privilegiati che avranno al termine del loro mandato. Si attende risposta”.

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