Pentangelo avverte gli alleati: “Alle Comunali niente diktat”

“A Napoli con Maresca, in Terra di Lavoro serve tempo”. Il parlamentare di Forza Italia a Caldoro: “E’ il capo dell’opposizione, si accontenti”

I berlusconiani serrano le fila per recuperare il primato nel centrodestra campano già dalle prossime Amministrative. Dopo mesi di lotte intestine, il completamento dell’organigramma di Fi, dovrebbe aiutare tutti a concentrarsi sul rilancio dell’azione politica per evitare di essere fagocitati dagli alleati di Fdi e della Lega. La strada è in salita, ma le scelte giuste possono portare a risultati insperati anche a Napoli dove tiene banco la querelle su una legge per i Comuni in difficoltà. La Lega è contarira. Diversa l’opinione del deputato campano e coordinatore provinciale di Fi a Napoli Antonio Pentangelo.

Onorevole, ci sono volute le nomine dei coordinatori provinciali e prima dei vicecoordinatori per porre fine alle lotte interne a Fi. De Siano ha accontentato tutti tranne i caldoriani. Come mai?

Il tempo passato tra azzeramento e nomine è stato sfruttato da De Siano per avviare una campagna d’ascolto nel partito campano e romano e per individuare il modo migliore per fare sintesi al nostro interno e ripartire più forti di prima. Essere stato riconfermato alla guida del partito provinciale di Napoli per me è motivo di soddisfazione. L’avvicinarsi delle Amministrative a Napoli e in molti Comuni della provincia richiedono la responsabilità di tutti e tutti, nessuno escluso, ci daremo una mano per arrivare preparati all’appuntamento elettorale. Per quanto riguarda Caldoro c’è da dire che non ha mai tentato di imporre qualcuno dei suoi. E’ capo dell’opposizione a De Luca in Consiglio regionale e non è cosa da poco.

Come si spiega l’attacco di Patriciello a De Siano? Perché il coordinatore regionale avrebbe dovuto interpellarlo sulle nomine provinciali? Patriciello è molisano.

Mi dispiace dell’amarezza espressa da Patriciello che è un valore aggiunto per il partito e che in Campania ha sempre raccolto ampi consensi. Conosco De Siano da sempre e tutto si può dire tranne che sia antidemocratico, ascolta tutti. Deve esserci stato un problema di comunicazione che mi auguro si chiariscano presto.

Il centrodestra così come il centrosinistra e il M5S faticano nelle grandi città campane a individuare un candidato, soprattutto a Napoli ci sono problemi.

Noi una scelta ce l’abbiamo già.

Mi scusi, chi sarebbe?

Non è ancora una candidatura ufficiale, potrà rispondere con maggiore chiarezza il nostro coordinatore cittadino, ma lavoriamo con entusiasmo sulla volontà di Maresca di mettersi in gioco con una rappresentanza del centrodestra.

Sta dicendo che la disponibilità di Maresca al centrodestra è certa? Non teme un passo indietro come quello fatto da Albertini a Milano?

Conoscendone lo spessore sono convinto che la sua discesa in campo sia una scelta ben ponderata e che per quanto la sfida possa essere complessa e difficile difficilmente tornerà indietro.

A proposito di bilanci, già con Lettieri candidato cinque anni fa contro De Magistris, il centrodestra chiedeva una legge speciale per Napoli. Siete ancora dello stesso avviso?

Lo abbiamo sempre detto. Sulla gestione di Napoli, città da sempre amministrata dal centrosinistra, stenderei un velo pietoso ma è chiaro che una città che rischia il dissesto non ha basi solide su cui puntare per ripartire. Una situazione che rischia di frenare la ripresa che i fondi del PNRR garantiranno al Mezzogiorno e a Napoli. Noi con il ministro Carfagna, a cui va riconosciuto il merito di aver onorato fino in fondo il ruolo di consigliere comunale, stiamo facendo di tutto per reperire il maggior numero di risorse possibili per il Sud e sarebbe assurdo se Napoli non potesse usufruirne a pieno titolo a causa di una situazione di debiti pregressi che fanno rischiare il dissesto. Il PNRR è un’opportunità che, dal mio punto di vista non possiamo sprecare e per questo serve una legge speciale per Napoli e l’impegno di sostegno verso tutti i Comuni che hanno difficoltà finanziarie. Da coordinatore provinciale ho a cuore le sorti del capoluogo campano, ma anche dei tanti Comuni della provincia.

In Fi con le nomine dovrebbe essere tornato il sereno, ma non è chiara la vostra posizione rispetto agli alleati. I meloniani hanno avanzato proposte di candidature, a Caserta Cerreto e a Salerno Sarno, su cui ancora aspettano vi esprimiate. Che farete?

So che sia Sarro a Caserta che Fasano a Salerno stanno lavorando per individuare candidature forti. Non ci sono nomi prestabiliti. Il fatto che le Amministrative siano slittate all’autunno ha rallentato l’organizzazione, ma non vale solo per il centrodestra. Il centrosinistra è nelle stesse condizioni, anzi è messo peggio.

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