Ponte Genova, si scava ancora tra le macerie alla ricerca dei dispersi

Sono proseguite per tutta la notte le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco. Si procede con le demolizioni e rimozioni delle parti del viadotto crollato per la ricerca dei dispersi

Rescuers inspect the rubble and wreckages at the Morandi motorway bridge, two days after a section collapsed in Genoa on August 16, 2018. - A vast span of the Morandi bridge caved in during a heavy rainstorm in the northern port city on August 14, 2018, sending about 35 cars and several trucks plunging 45 metres (150 feet) onto railway tracks below and killing at least 39 people. (Photo by Piero CRUCIATTI / AFP)

ROMA (LaPresse) – Ponte Genova, si scava ancora tra le macerie alla ricerca dei dispersi. Sono proseguite per tutta la notte le operazioni di soccorso dei vigili del fuoco. Si procede con le demolizioni e rimozioni delle parti del viadotto crollato per la ricerca dei dispersi. Lo rendono noto i vigili del fuoco. Il bilancio ufficiale del crollo del Ponte Morandi è di 38 morti riconosciuti. Ma è destinato a peggiorare. Lo confermano le parole del Procuratore di Genova, Francesco Cozzi, che coordina l’inchiesta sul disastro. Attentato colposo alla sicurezza dei trasporti, disastro colposo e omicidio colposo plurimo le ipotesi di reato. Il fascicolo, in mano ai pm Walter Cotugno e Massimo Terrile. Per adesso rimane a carico di ignoti. Prima di iscrivere nomi nel registro degli indagati, gli inquirenti lavorano per accertare le cause del crollo, e gli scenari sono molti e ampi.

Negli ospedali rimangono 10 feriti dopo il crollo del ponte

Negli ospedali genovesi rimangono 10 feriti, di cui 9 in gravi condizioni. Al Policlinico San Martino destano preoccupazione le condizioni di Marian Rosca, cittadino rumeno di 36 anni, che ha subito trauma cranico e toracico. La sua identità era ignota fino a giovedì mattina. Nella struttura ci sono sei pazienti. Gianluca Ardini, genovese di 28 anni, con fratture di bacino e colonna, operato alla spalla per ricomporre un’altra frattura, ha ricevuto la visita del vicepremier Matteo Salvini.

C’è anche una anziana non ancora identificata

Rimane ricoverata l’anziana, non ancora identificata, intossicata nell’incendio del suo appartamento provocato dal cedimento del viadotto. È in rianimazione ed è stata sottoposta a doppia camera iperbarica. Al San Martino ci sono anche un uomo di origine ceca, Martin Kucera, di 46 anni, con fratture costali. È ricoverato al Trauma Center. Gli ultimi due feriti sono Eugeniu Babin, 44 anni, residente a Caserta, con una frattura cervicale non operata. Si trova in terapia subintensiva della neurochirurgia.

In codice rosso una donna di 41 anni con frattura e trauma addominale

La moglie, che ha una frattura lombare e alla caviglia operate, si chiama Natalya Yelina, ha 43 anni ed è ucraina. All’ospedale di Villa Scassi, dei 10 pazienti ricevuti globalmente ne restano tre. Una donna genovese di 59 anni, ricoverata in osservazione breve; una 24enne e un 34enne ricoverati in terapia intensiva. È stato dimesso oggi Davide Capello, 33 anni, il vigile del fuoco di Savona e portiere del Legino. “Mi ha salvato qualcuno lassù, qualcuno ha deciso che non era la mia ora”, ha detto lasciando la clinica. Infine al Galliera è sempre in codice rosso una donna di 41 anni, con fratture e trauma addominale. Operata a più riprese, è in prognosi riservata.

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