Ponte Morandi, Bucci: “Il modello Genova funziona, può essere usato soprattutto per il Pnrr”

Foto Marco Alpozzi / LaPresse in foto il sindaco di Genova Marco Bucci

GENOVA“Abbiamo dimostrato che il modello Genova funziona, sa lavorare, è in grado di tenere l’allineamento tra le persone e far sì che tutti si rimbocchino le maniche nella stessa direzione. Questo modello può essere utilizzato ovunque, deve essere usato soprattutto quando parliamo di Recovery Fund cioé di tutto quello che l’Italia deve fare nei prossimi cinque anni.

Per avere la garanzia che questo venga fatto nei prossimi cinque anni bisogna utilizzare questo modello, altrimenti sarà molto difficile in poco tempo riuscire a fare tutto quello che dobbiamo fare”. Così, a LaPresse, il sindaco di Genova Marco Bucci, spiega il ‘Modello Genova’ che ha permesso in tempi record di restituire alla città il viadotto San Giorgio, ad un anno dalla sua inaugurazione, nei giorni in cui si avvicina il terzo anniversario dal crollo del ponte Morandi.

Il sindaco-commissario che ha traghettato la città dal caos post disastro, alla demolizione di quanto restava del Morandi, fino all’inaugurazione del nuovo ponte costruito in 12 mesi, non si sofferma sulle polemiche legate alla situazione attuale dei cantieri sulle autostrade liguri e sul nodo genovese ma guarda al futuro e alla necessità dell’arrivo delle grandi opere.

“L’infrastruttura deve essere rimessa a posto nel più breve tempo possibile – prosegue Bucci – altrimenti può diventare una penalizzazione per la città. Abbiamo tante cose nuove a Genova, tante ne stiamo facendo, e purtroppo la mancanza di infrastrutture ci penalizza. Abbiamo bisogno della Gronda, abbiamo bisogno del Terzo Valico, abbiamo bisogno del Nodo ferroviario, di tantissime infrastrutture in una città che vuole essere al livello europeo come Genova”.

Tornando al Morandi, il terzo anniversario del disastro arriva a quasi due mesi esatti dal via all’udienza preliminare nell’inchiesta sul crollo della procura di Genova.

“Non è compito del sindaco fare giustizia – sottolinea Bucci, rispondendo alla domanda su cosa si aspetti dalla fase che si aprirà ad ottobre Io faccio il mio lavoro, non sono un esperto nel campo della giustizia, non faccio nessun commento e nessun tipo di previsione perché non è il mio lavoro”.

L’unica parola sulle speranze riferite alle tempistiche processuali. “Mi aspetto che siano efficienti come siamo stati noi”, dice il sindaco.

Poi sul tema della concessione di Autostrade e la ‘statalizzazione onerosa”, chiosa: “Anche questo non è il mio lavoro. Se avessero dato a me la concessione avrei saputo lavorarci ma non è il mio compito”.(LaPresse)

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