Ponticelli, clan De Micco: intesa con due cosche per frenare l’ascesa del nuovo boss

Se c’è una caratteristica che accomuna i tanti clan napoletani è quella di riuscire, quando ce n’è bisogno, a stringere nuove alleanze. Nuovi accordi, nuovi patti, nuove intese. Anche con gruppi criminali che, sulla carta, sono rivali. Uno schiaffo al passato nel nome degli affari. Come starebbe accadendo a Ponticelli. Il clan De Micco, egemone nel quartiere, starebbe perdendo terreno per mano di una nuova fazione criminale guidata da un uomo scarcerato di recente. Un nuovo sodalizio dedito perlopiù allo spaccio di sostanze stupefacenti, che sarebbe riuscito a inserirsi nelle dinamiche malavitose della periferia orientale bloccando, con la forza, le ‘piazze’ dei De Micco. I Bodo, dal soprannome del boss Marco De Micco, non avrebbero ancora replicato soltanto per un motivo: sferrare un attacco significherebbe attirare le forze dell’ordine e con i boss (e i ‘colonnelli’) dietro le sbarre, non è un periodo propizio per iniziare una guerra di camorra. Ecco perché i De Micco avrebbero optato per la strategia delle alleanze. ‘Radio marciapiede’ parla di nuove intese malavitose tra i Bodo e gli Amitrano. Questi ultimi, legati per anni ai De Luca Bossa, clan espressione dell’Alleanza di Secondigliano a Ponticelli, avrebbero, di fatto, cambiato casacca, sposando la causa dei De Micco, rompendo con un passato che li ha visti contrapposti agli stessi Bodo. Ma chi sono gli Amitrano? La famiglia criminale ha in Domenico Amitrano (oggi dietro le sbarre) il suo elemento più noto. Gli Amitrano sono parenti dei Sarno, il clan che per decenni ha dominato a Ponticelli, prima di essere smantellato. Oggi la camorra di Ponticelli non è altro che una costellazione di cosche nate dalle ceneri degli stessi Sarno. Per anni gli Amitrano hanno camminato a braccetto con i De Luca Bossa. Poi qualcosa si è rotto. I De Luca Bossa hanno perso potere. L’Alleanza di Secondigliano, a Ponticelli, ha ceduto il passo ai Mazzarella, l’organizzazione criminale alla quale fanno riferimento i De Micco. E non solo: gli altri alleati storici dei Mazzarella sono i D’Amico del rione Conocal, i cosiddetti Fraulella, dal soprannome del boss (oggi in cella) Antonio D’Amico. Ma tra i De Micco e i D’Amico non c’è mai stata un’amicizia. Tranne nell’ultimo periodo e non per motivi strettamente legati alla criminalità organizzata. Oggi, infatti, i De Micco e i D’Amico si sarebbero avvicinati attraverso un nuovo legame sentimentale tra due giovani. Nello specifico, tra una ragazza imparentata ai boss dei D’Amico e il figlio di uno degli elementi di vertice dei De Micco. Non un piano studiato a tavolino, insomma: d’altronde l’omicidio di Annunziata D’Amico, alias Passilona, nell’ottobre 2015, sancì la rivalità tra i due clan e la consacrazione dei De Micco. Ma il passato è ormai alle spalle e l’unica cosa che conta, a Ponticelli, sono gli affari.

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