Prescrizione, Italia Viva minaccia la sfiducia a Bonafede, se non è un bluff è crisi di governo

Rosato denuncia la contraddizione Pd, la Bellanova invoca l'intervento del premier

Foto Roberto Monaldo / LaPresse 12-12-2019 Roma Politica Senato - Dibattito sul finanziamento della politica Nella foto Matteo Renzi Photo Roberto Monaldo / LaPresse 12-12-2019 Rome (Italy) Senate - Debate on the financing of the policy In the pic Matteo Renzi

La riforma della prescrizione spacca la maggioranza giallorossa. Italia Viva pronta a chiedere la sfiducia nei confronti del guardasigilli Alfonso Bonafede se il governo porrà la fiducia al Milleproroghe che dovrebbe contenere l’emendamento della discordia sulla prescrizione: il Lodo Conte bis. Se i renziani non bleffano allora la crisi di governo è alle porte.

Scontro aperto

Posizioni diametralmente opposte tra forze di maggioranza sulla riforma della prescrizione. Ma se il Partito Democratico, turandosi il naso, ha barattato le proprie convinzioni accordandosi con il Movimento 5 Stelle sul ‘Lodo Conte Bis” pur di tutelare la tenuta dell’esecutivo giallorosso, Italia Viva non indietreggia, rilancia sulla proposta Annibali e minaccia la sfiducia a Bonafede laddove il governo decidesse di porre la fiducia al ‘Milleproroghe’ in cui dovrebbe rientrare l’emendamento presentato da Liberi e Uguali che stabilisce una distinzione tra condannati e assolti con lo stop del decorrere della prescrizione solo per i primi.

Le posizioni

Il leader di Iv Matteo Renzi avverte: “Sulla giustizia non molliamo, ciò che faremo nei confronti di Bonafede lo verificheremo alla luce dei comportamenti del ministro stesso”. Pronta la risposta del reggente del M5S Vito Crimi: “Attacchi e minacce sono inaccettabili: se intendono aprire la crisi di governo lo dicano chiaramente e si faccia secondo le procedure istituzionali, a quel punto, gli italiani sapranno chi vuole fare il loro interesse e chi no”. Ma stando a quanto sostengono il senatore fiorentino e i suoi, non voler cedere sulla prescrizione non significa voler far cadere il governo.

Le ammonizioni dei renziani

Iv risulta compatta dopo la riunione di ieri sera la linea è chiara. “Nei governi di coalizione si fanno gli accordi tutti insieme – ricorda Renzi –. Se qualcuno fa l’accordo e lo impone agli altri, è un ricatto. Se pensano di comprare Italia viva con due poltrone, sono cascati male con noi. Le poltrone tenetevele, noi ci teniamo i diritti. Una coalizione di governo ha il principio di rispettare le regole del gioco che ci siamo dati insieme. Io non sto cambiando posizione”.

Speranza ‘spera’

Il ministro della Salute in quota Leu Roberto Speranza prova a stemperare gli animi. “Spero che si trovi una soluzione condivisa – dice –. Sulla prescrizione abbiamo provato ad agevolare la situazione, bisogna abbassare lo scontro politico-ideologico e trovare soluzioni concrete. Questa fase non serve a nulla, bisogna uscirne”.

Rosato denuncia la contraddizione Pd

“Con il Pd abbiamo fatto una battaglia vera contro la riforma Bonafede-Salvini – ricorda Ettore Rosato (Iv), vicepresidente della Camera – capisco le esigenze di maggioranza, ma penso che non sia accettabile su una materia così importante. Ci siamo sempre opposti a quelle norme e non vogliamo fare passi indietro. Potrebbe votarla la Lega. E’ paradossale che ad opporsi sia la Lega che l’ha votata e a difenderla sia il Pd che l’ha osteggiata”.

Bellanova invoca l’intervento del premier

Individuare la strada giusta per approdare ad una mediazione tra le parti spetta al premier Giuseppe Conte. Ad aspettarlo al varco è il ministro dell’Agricoltura, la renziana Teresa Bellanova. “E’ il presidente Conte che si deve assumere la responsabilità di decidere se ci sono le condizioni per andare avanti – sostiene –. Non va bene imporre una posizione. Conte dovrebbe ascoltare noi, gli avvocati e i magistrati. Questo lodo messo in piedi è incostituzionale. Allora si blocchi la discussione se non si vuole mettere in discussione la maggioranza, perché noi all’idea del baratto non ci stiamo”.

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