Quartieri Spagnoli, prima la coltellata e poi le pallottole: due feriti

Quartieri Spagnoli, prima la coltellata e poi le pallottole: due feriti
Quartieri Spagnoli, prima la coltellata e poi le pallottole: due feriti

NAPOLI – Il sangue bagna l’asfalto dei vicoli. Due uomini feriti a coltellate e a colpi di arma da fuoco, nel giro di un paio d’ore, sono troppi per non parlare di una preoccupante escalation di violenza in corso ai Quartieri Spagnoli. I feriti, Giuseppe Rippa e Alfredo Filardi, non sono in pericolo di vita. Il primo si è dileguato nel nulla quando ha capito che avrebbe dovuto essere ascoltato dalla polizia, l’altro – che agli investigatori ha parlato, raccontando la sua verità – se la caverà con dei giorni di riposo. I due episodi potrebbero essere collegati, ma il fil rouge non dovrebbe essere quello della malavita organizzata. Tutto è iniziato intorno alla mezzanotte di ieri, quando al Pronto soccorso dell’ospedale Vecchio Pellegrini si è presentato Rippa, 54 anni compiuti poco meno di un mese fa, volto noto alle forze dell’ordine, detto Core mio. Presentava una ferita da arma da taglio a una spalla. Lo staff sanitario si è preso cura di lui e ha allertato le forze dell’ordine. Quando Rippa ha realizzato che di lì a breve avrebbe incrociato i poliziotti, si è allontanato dall’ospedale dicendo di dover usare il bagno. Gli agenti del commissariato Montecalvario si sono quindi portati nella sua abitazione in vico D’Afflitto, ma del 54enne nemmeno l’ombra. Un ‘giallo’ in piena regola, ma non l’unico della notte. Nemmeno un paio d’ore più tardi, infatti, al Vecchio Pellegrini è arrivatp un 51enne di vico Caricatoio, Alfredo Filardi con una ferita da arma da fuoco a una gamba. Ai poliziotti ha raccontato che, mentre era con un gruppo di amici in vico Lungo San Matteo, ha avvertito l’esplosione di colpi di arma da fuoco, accorgendosi poi di essere rimasto ferito. Il mistero si è infittito poco più tardi, quando all’esterno dell’ospedale sono arrivate delle donne, visibilmente agitate, tra le quali la sorella di Rippa, nonché moglie dell’uomo rimasto ferito nel tragico incidente stradale del 22 settembre scorso a Malaga costato la vita a Salvatore Esposito, detto Sasà zeppolella. Per gli inquirenti spagnoli, Esposito e l’amico scappavano da un posto di blocco. Tornando all’esterno dell’ospedale, le voci di dentro parlano della presenza anche della coniuge di un pregiudicato del posto che avrebbe inveito contro la comitiva di donne incontrate sul posto. Una storia di tensioni tra famiglie che rischia di degenerare da un momento all’altro. 

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