Raggi sentita ancora in procura: due audizioni in quattro giorni

Non è escluso che gli inquirenti siano tornati sul rapporto tra il Campidoglio e Lanzalone, che venerdì scorso è stato interrogato dal gip proprio nelle ore in cui Raggi veniva sentita dai magistrati

LaPresse - Andrea Panegrossi
di Alessandra Lemme

ROMA (LaPresse)Virginia Raggi sentita ancora una volta in procura. Due audizioni come testimone in quattro giorni. Ciò, dopo l’arresto per corruzione dell’ex collaboratore, esperto di ‘vicenda stadio’, Luca Lanzalone. Alla sindaca, sentita per 45 minuti, sarebbero stati chiesti chiarimenti su fatti emersi negli ultimi giorni. E sui giorni successivi alla precedente convocazione.

Non è escluso che gli inquirenti siano tornati sul rapporto tra il Campidoglio e Lanzalone, che venerdì scorso è stato interrogato dal gip proprio nelle ore in cui Raggi veniva sentita dai magistrati.

Intanto gli inquirenti continuano a lavorare sui materiali acquisiti durante le perquisizioni della scorsa settimana. Ed entro mercoledì arriveranno le prime decisioni del giudice sulle istanze di scarcerazione avanzate dalle difese per i nove arrestati.

Il gruppo di Luca Parnasi, secondo l’ipotesi investigativa, si assicurava che il progetto dello stadio della Roma proseguisse senza intoppi. Il tutto con promesse di denaro, consulenze ed assunzioni. Secondo la procura il gruppo avrebbe tentato di ‘oliare’ i vari passaggi dal 2017 in poi. Con una corruzione che la gip Maria Paola Tomaselli definisce “sistemica”.

Luca Lanzalone (arresti domiciliari) avrebbe ricevuto promessa di incarichi del valore di 100mila euro per il suo studio legale

A Michele Civita (arresti domiciliari), sarebbe stata promessa l’assunzione del figlio in una società del gruppo Parnasi. Adriano Palozzi (arresti domiciliari), di Forza Italia, avrebbe ricevuto 25mila euro attraverso una fattura per operazioni inesistenti. Associazione a delinquere, corruzione, traffico di influenze, frodi fiscali, finanziamenti illeciti. Questi i reati contestati.

Secondo gli inquirenti, Lanzalone è il nodo della “corruzione sistemica” che ruota attorno allo stadio. I due, scrive la gip Mafia Paola Tomaselli nell’ordinanza, “procedono all’unisono elaborando insieme strategie che attengono al progetto”. La stretta collaborazione, fa diventare Lanzalone “un soggetto indispensabile per realizzare i progetti” del costruttore. Tanto che Parnasi lo soprannomina ‘Mr Wolf’, citando il personaggio che risolve tutti i problemi nel film ‘Pulp Fiction’.

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