Reggio Calabria, operazione contro le moto d’acqua pirata: 2 multe e un sequestro

I militari delle stazioni carabinieri di Africo, Bianco e Bovalino, in una operazione congiunta con la delegazione di Spiaggia di Bianco, hanno controllato tutto il litorale costiero tra Africo e Bovalino, alla ricerca di quelle moto d’acqua che, nei giorni scorsi, hanno creato pericolo e disagio ai bagnanti

Foto LaPresse - Fabio Delfinocronaca

MILANO – I militari delle stazioni carabinieri di Africo, Bianco e Bovalino, in una operazione congiunta con la delegazione di Spiaggia di Bianco, hanno controllato tutto il litorale costiero tra Africo e Bovalino, alla ricerca di quelle moto d’acqua che, nei giorni scorsi, hanno creato pericolo e disagio ai bagnanti. Il bilancio finale è di due multe e un sequestro.

Tante, troppe erano state, nei giorni precedenti, le segnalazioni dei bagnanti che si lamentavano della presenza di moto d’acqua spericolate. Ragazzi spesso giovani e giovanissimi, che a bordo delle loro moto d’acqua sfrecciavano letteralmente a folle velocità vicino alla riva, disturbando i turisti e mettendo in pericolo i tanti bambini che in questo periodo affollano le spiagge. Carabinieri e Guardia Costiera hanno quindi deciso di scendere in campo per contrastare in modo deciso questo fenomeno: un vero e proprio mal costume, una mancanza di rispetto per tutto coloro che vogliono semplicemente godersi una giornata al mare all’insegna del relax. I risultati, ancora una volta, non si sono fatti attendere: Carabinieri a terra, Guardia Costiera a mare (con le motovedette della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria e dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica) e Polizia in aria (con un elicottero del V Reparto Volo di Reggio Calabria), le forze dell’ordine hanno pattugliato la costa, e hanno sanzionato due persone (una ad Africo, una tra Bianco e Bovalino) per sosta vietata: non è infatti consentito lasciare le moto d’acqua direttamente in spiaggia.

Inoltre, nella fiumara Bonamico, sempre tra Bianco e Bovalino, una moto d’acqua è stata sequestrata a carico di ignoti: l’impaurito proprietario, inseguito in acqua da un gommone della Capitaneria di Porto, si è dato alla fuga prima in acqua e poi sulla battigia, per paura del controllo. Il servizio è così continuato senza intoppi, con i complimenti e i ringraziamenti delle tante famiglie in spiaggia.

(LaPresse)

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