Regionali Umbria, Toti lancia la lista in appoggio della candidata della Lega. Il centrosinistra al dialogo con il M5S

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Giovanni Toti

PERUGIA – Le elezioni Regionali in Umbria saranno uno snodo importare per la politica nazionale. Matteo Salvini proverà a ripartire da lì dopo aver aperto una crisi di governo che ha però portato al ribaltone. Nicola Zingaretti non dovrà difendere una roccaforte rossa dopo gli scandali che hanno portato alle elezioni anticipate. Per il Movimento un test dopo la formazione di un nuovo governo senza Lega. Per Giovanni Toti un primo momento per misurare il consenso raccolto dal suo nascituro movimento. C’è l’incognita di un possibile accordo Pd-M5S anche nei territori oltre che a Roma, c’è una ‘guerra’ di posizionamenti nel centrodestra per definire pesi e perimetri dell’alleanza post crisi di governo. Ma andiamo con ordine.

Salvini riparte dall’Umbria, Toti lancia una lista in appoggio della Tesei

Come detto, Matteo Salvini proverà a ripartire dall’Umbria. Manca solo l’ufficialità, la leghista Donatella Tesei guiderà la coalizione di centrodestra. Oggi l’esponente del Carroccio ha incassato l’appoggio del governatore della Liguria Givanni Toti. Dopo aver lasciato Forza Italia, Toti ha lanciato un suo movimento che si misurerà per la prima volta con il consenso proprio alle Regionali umbre. E’ già pronta una lista, ‘Cambiamo!’, in appoggio della Tesei. Una mossa già annunciata ma non ancora certa. Sul movimento di Toti vige ancora il veto di Silvio Berlusconi, che ha ritrovato spazio nella coalizione di centrodestra dopo la crisi di governo aperta da Salvini. Il Cavaliere spinge per una coalizione classica a tre gambe, Lega-Fi-FdI. Un incontro romano definirà il perimetro. La settimana prossima ci dovrebbe essere ultimo interpartitico per le scelte definitive. Nello schema, per ora, la vicepresidenza in caso di vittoria dovrebbe andare a Fratelli d’Italia. Ma è tutto in movimento. Staremo a vedere.

Il centrosinistra si spacca, scricchiola la candidatura di Fora

Se fino a qualche giorno fa Andrea Fora, sostenuto da buona parte del Pd (soprattutto dall’area renziana) sembrava lanciatissimo per la guida del centrosinistra alle Regionali, oggi la sua candidatura scricchiola. Il Psi, seconda forza in consiglio regionale, ha scelto di sposare il progetto dei civici Umbria dei Territori. Il movimento capeggiato dalla sindaca di Assisi Stefania Proietti e dal consigliere regionale Pizzichini. “Niente candidati imposti dall’alto, ma prima il programma e una coalizione ampia”. Un messaggio chiaro al segretario dem Verini. Per la settimana prossima è prevista una riunione chiarificatoria. In quella sede si conoscerà il profilo della coalizione e, soprattutto, il nome del candidato governatore. Resta forte il nome di Fora, ma la strada è ora in salita.

Spunta l’ipotesi di un accordo giallo-rosso anche in Umbria

Lo aveva già detto Dario Franceschini, l’ha ribadito in punta di penna Nicola Zingaretti. Non è escluso, dopo l’accordo per il governo, un’alleanza tra Pd e Movimento 5 Stelle anche nei territori. Se non con i simboli dei partiti almeno con civiche d’area o patti di desistenza. Una fetta del centrosinistra spinge per un’intesa giallo-rossa in Umbria. Ma sono alleanze complesse, scivolose e da intessere solo dopo la formazione del governo. Da ambienti di Fratelli d’Italia, addirittura, arriva il suggerimento ad un pazzo locale tra Pd e M5S: “In modo da chiarire il quadro politico”.

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