Roma, una casa popolare sgomberata ad Ostia: era occupata da Vincenzo Spada

Ieri un ordigno è esploso sotto la casa di una collaboratrice di giustizia

Roma (LaPresse) – Sono state avviate questa mattina all’alba le operazioni da parte della Polizia Locale di Roma Capitale. Sono finalizzate a liberare un alloggio popolare occupato abusivamente da un membro del clan Spada, nella fattispecie Vincenzo. Un centinaio di agenti del Comando Generale, dell’Unità Spe (Sicurezza Pubblica ed Emergenziale) e dei Gruppi X Mare, Gssu (Gruppo Sicurezza Sociale Urbana), Gpit (Gruppo Pronto Intervento Traffico), con la collaborazione del personale della Polizia di Stato, sono intervenuti ad Ostia, in via Giovanni Ingrao, per consentire il recupero del bene pubblico. Le operazioni sono tuttora in corso.

Ieri un ordigno è esploso sotto la casa di una collaboratrice di giustizia

Un’intimidazione, nella migliore delle ipotesi. O un attentato in piena regola. La scorsa notte, a Ostia, un ordigno rudimentale – un candelotto – è esploso nel balcone della famiglia di Tamara Ianni. E’ la collaboratrice di giustizia che aveva contribuito alle indagini sul clan Spada.

L’esplosione non ha fatto vittime ma solo danneggiato le finestre. Mentre sotto casa, all’alba è stato rinvenuto un altro ordigno composto da un secondo candelotto e due bombole di gas da campeggio, legati insieme con del nastro isolante.

Ad allertare le forze dell’ordine il padre della donna che, con le sue confessioni ha contribuito notevolmente a dare scacco al Clan Spada lo scorso 25 gennaio con 32 arresti.

Tamara è la moglie di Michael Cardoni, nipote di Giovanni Galleoni, detto ‘Baficchio’. Uno dei discendenti della Banda della Magliana ucciso a Ostia il 22 novembre del 2011. Il boss venne ucciso insieme a Francesco Antonini, detto ‘Sorcanera’. Insieme ai Fasciani e agli Spada si contendevano gli affari criminali sulla piazza di Ostia. In una delle sua testimonianze, Tamara raccontò di pestaggi e di avvertimenti in raid notturni da parte del clan Spada.

Solidarietà è stata espressa dalla sindaca di Roma Virginia Raggi che ha affidato a Twitter le sue parole: “Le istituzioni sono al fianco di Tamara – scrive – Roma non si lascia intimorire dalle minacce della mafia”.

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