Roma, estorsioni con siti incontri a luci rosse: nuovo arresto per 29enne

Foto Mauro Scrobogna - Lp

Roma, 16 apr. (LaPresse) – Nel carcere di Regina Coeli, i carabinieri della Stazione Roma San Giovanni hanno notificato a un uomo già in carcere per estorsioni legate a siti di incontri a luci rosse, nuove contestazioni uguali a quelle per cui era già in cella.

Grazie a indagini coordinate dalla Procura, Gruppo reati gravi contro il patrimonio e stupefacenti, diretto dal procuratore aggiunto Lucia Lotti, i carabinieri della Stazione Roma Piazza Dante sono riusciti a dimostrare che il 29enne di origini calabresi era responsabile di una serie di estorsioni, avvenute tra marzo e settembre 2017.

L’uomo aveva creato alcuni falsi profili di escort su diversi siti di incontri on-line dove indicava un numero di telefono e a cui gli uomini interessati, in cerca di incontri sessuali potevano inviare messaggi. L’uomo contattava i clienti accusandoli di aver fatto perdere tempo alle fantomatiche ragazze che si prostituivano e, spacciandosi per appartenente al noto clan dei Casamonica, li minacciava di rivelare il loro interesse per gli incontri hard, alle mogli, alle fidanzate, o di presentarsi presso i luoghi di lavoro per spifferare gli incontri extraconiugali, se non avessero pagato somme di denaro, in alcuni casi fino a 5.000 euro. L’arrestato minacciava le vittime affermando che il sito di incontri visitato era di ‘sua proprietà e della sua famiglia’, pretendendo il risarcimento alle ragazze contattate per i mancati incontri.

Molte vittime sono cadute nella trappola, condizionati dalle capacità intimidatoria del nome Casamonica e dalla minaccia di rivelare le conversazioni imbarazzanti alle mogli ed alle fidanzate. Il pagamento veniva effettuato su carte ricaricabili che da accertamenti sono risultate riconducibili a lui. Anche l’utenza telefonica utilizzata per compiere le minacce, estrapolata dai tabulati telefonici, è risultata intestata a lui.

I militari hanno accertato, confrontando la cella che agganciava il suo cellulare, durante le chiamate effettuate alle vittime, era situata a poche centinaia di metri dalla sua abitazione, dove nel periodo indicato si trovava agli arresti domiciliari per vicende analoghe.

I casi di estorsione scoperti sono 6 e vanno ad aggiungersi ai 10 scoperti lo scorso luglio del 2017 dai Carabinieri della Compagnia Roma Trionfale, anche se gli inquirenti sospettano che ci siano altre vittime cadute nella rete dell’estorsore.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome