Rotondi: “La scelta abruzzese di Salvini non mi sorprende”

"L’intelligente Salvini costruisce il ‘suo’ centrodestra in forma di partito e non di coalizione", dichiara il segretario di Rivoluzione Cristiana

Foto Roberto Monaldo / LaPresse in foto Gianfranco Rotondi

ROMA (LaPresse) – “Non mi sorprende la scelta abruzzese di Salvini e non la considero un passaggio tattico. Studio da anni per curiosità intellettuale le mosse del ministro degli Interni. E non lo considero un uomo di avventure, bensì uno dei due o tre politici strutturati rimasti in campo. Mi è chiaro che Salvini punta a un centrodestra molto diverso da quello berlusconiano: Silvio ebbe occasione e carisma per costruire una coalizione di partiti tutti in qualche modo riferibili alla sua leadership“. Così Gianfranco Rotondi, segretario di Rivoluzione Cristiana e vice presidente del gruppo di Forza Italia alla Camera.

“L’intelligente Salvini capisce che ciò non sarà più possibile per lui e per nessuno e costruisce il ‘suo’ centrodestra in forma di partito e non di coalizione”

La sua Lega si allarga accogliendo figure di secondo piano ma riferibili ai mondi del vecchio centrodestra. Lo sbocco è un partito, non una coalizione. Salvini pensa a un centrodestra come il Movimento Cinquestelle, ossia un partito e una lista unica. L’Abruzzo è una prova, non è detto che sarà vincente ma è una prova generale. A questo punto Forza Italia e la nuova Dc dovranno presto rinunciare al ‘refrain’ del ‘Matteo torna a casa’. Rischiamo di apparire come quei mariti che aspettano il ritorno della moglie scappata di casa. Per carità, ce ne sono tanti, ma è difficile che aggreghino consensi“.

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