Salini Impregilo: manca poco al maxi-polo delle costruzioni

Si avvia a entrare in dirittura d'arrivo il progetto promosso da Salini Impregilo per un polo italiano delle costruzioni. A confermarlo è il top management del gruppo, presente a Piazza Affari per il discorso annuale del presidente della Consob al mercato finanziario.

Gian Mattia D'Alberto / lapresse

MILANO – Si avvia a entrare in dirittura d’arrivo il progetto promosso da Salini Impregilo per un polo italiano delle costruzioni. A confermarlo è il top management del gruppo, presente a Piazza Affari per il discorso annuale del presidente della Consob al mercato finanziario. “Manca poco”, afferma all’uscita da Palazzo Mezzanotte l’amministratore delegato Pietro Salini, sottolineando che si tratta di “una cosa necessaria per il paese” e che il consolidamento al quale si sta lavorando è importante “per il lavoro, per le infrastrutture e per le persone”. Salini non commenta in merito a quello che potrebbe essere l’apporto delle banche. Mentre a chi gli chiede se Cassa Depositi e Prestiti sarà fondamentale per la buona riuscita dell’iniziativa risponde con un asciutto “tutti sono fondamentali”. A fornire gli ultimi aggiornamenti sul possibile coinvolgimento di Cdp era stato, ormai più di un mese fa, il vice premier Luigi Di Maio nel corso di un question time alla Camera. Nell’occasione il capo politico del Movimento 5 Stelle aveva riferito che, secondo i vertici dell’istituzione finanziaria, questo avrebbe potuto essere valutato “solo nell’ambito di un’operazione di sistema e di mercato”.

La trattativa

Ulteriori chiarimenti sull’operazione arrivano quindi dalla voce di general manager finance & corporate group cfo Massimo Ferrari, presente anche lui nella sede di Borsa Italiana. “Stiamo lavorando veramente su un perimetro molto ampio e per altro stiamo ottenendo un consenso straordinario in questo momento”. Così spiega sempre riguardo al cosiddetto ‘Progetto Italia’, aperto anche a società che portano competenze di ingegneria e progettazione. Per poi aggiungere che “c’è grande disponibilità a studiarlo, perché avere economie di scala in questo settore è fondamentale”. Dunque per il momento non ci sono indicazioni in merito alla quantità di capitale che sarà necessaria – “E’ prematuro”, spiega Ferrari – mentre a livello di tempistiche il cfo anticipa che “per avviare il progetto è questione di settimane, mesi. Per realizzarlo ci vuole di più. Ma le forze del mercato sono molto più forti delle normali resistenze, che ci stanno, di azionisti e soggetti coinvolti”. La prima data cerchiata in agenda, ad ogni modo, è quella legata al dossier Astaldi. Salini Impregilo aveva già comunicato di aver esteso al 15 luglio il termine dell’offerta per l’acquisizione del general contractor. “Stiamo lavorando per quella scadenza, daremo conferme a tutti i soggetti”, assicura Ferrari.

di Marco Valsecchi

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