Salvini contro la Cei: “Prima gli italiani. ‘Pane e nutella’ ai contestatori”

Salvini contestato da un gruppo di manifestanti a L'Aquila

Foto Stefano Cavicchi/LaPresse

Roma – Mentre a Malta tutto resta bloccato, la Lega rivendica i porti italiani rimasti chiusi. E gli appelli della Cei all’accoglienza vengono rinviati al mittente. Ai contestatori di Matteo Salvini vengono offerti, ironicamente, “pane e nutella”. Il M5S apre invece ad un’accoglienza soft, di donne e bambini, per “dare una lezione all’Europa”. Ma i 49 migranti restano sulle navi di Sea Watch e Sea Eye, a pochi metri dalle coste maltesi, senza sapere quale sarà il loro destino.

La Valletta non dà l’autorizzazione a farli scendere. Non è ancora chiaro dove sarebbero accolti i migranti. Malta stessa se la prende con l’Italia, ed in particolare il vicepremier Luigi Di Maio che da una parte è pronto ad accogliere donne e bambini ma dall’altra bacchetta gli altri Stati europei. Michael Farrugia, ministro degli Interni dell’isola, fa notare che il soccorso spettava a Roma, che si rifiuta di far attraccare imbarcazioni gestite da Ong.

A livello politico, comunque, Di Maio incassa la benedizione di Roberto Fico, presidente della Camera e leader di quella parte del Movimento più attenta ai diritti umani. “Siamo, come europei, cittadini che fanno della solidarietà un principio cardine della convivenza e dell’essere comunità”, afferma Fico, chiedendo agli altri parlamenti europei di disegnare tutti assieme un “tracciato che i governi devono seguire senza paura, mettendo al centro l’umanità”.

Salvini contestato da un gruppo di manifestanti a L’Aquila

Il vicepremier della Lega, Matteo Salvini, da L’Aquila si dice orgoglioso di aver chiuso i porti. Raccogliendo gli applausi di chi è pronto a votare per il Carroccio alle regionali di febbraio. Quindi, mentre alcuni contestatori gli urlano “sciacallo”, il leader del Carroccio risponde bonariamente promettendo “pane e nutella per tutti”, e ribatte pure alla Cei. La Conferenza episcopale italiana, tramite la Fondazione Migrantes, afferma che “come cristiani non possiamo mai rinunciare all’accoglienza”, ma Salvini sottolinea che “bisogna prima di tutto pensare agli italiani”.

Per risolvere la vicenda è necessario un accordo europeo. L’Italia si prenderebbe in carico non più di 15-20 migranti sui 49. Da Berlino filtra che la Germania sarebbe disposta ad accogliere parte di queste persone, ma nel contesto di una distribuzione su cui ci sia l’accordo di diversi Paesi.

Dalla nave, volontari e migranti implorano che un accordo arrivi al più presto. “SeaWatch non è un hotspot galleggiante – spiegano dalla Ong – è una nave di soccorso. E’ necessario procedere allo sbarco immediato di tutti gli ospiti, soccorsi da due settimane”.

Matteo Bosco Bortolaso (LaPresse)

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