Referendum propositivo, le forze politiche discutono sul quorum

Il rischio è favorire una deriva plebiscitaria, osserva Riccardo Magi, deputato radicale di +Europa

ROMA“Non è tanto l’assenza di quorum il problema del referendum propositivo proposto dai Cinque stelle, quanto la necessità di porre limiti chiari alle materie su cui sarà possibile attivarlo. Di prevedere un giudizio di costituzionalità preventivo e di escludere il ‘ballottaggio finale’ tra la proposta popolare e l’eventuale controproposta formulata dal Parlamento. Questi aspetti sono al centro della proposta alternativa a quella dei Cinque stelle che, da referendario convinto, ho presentato accogliendo i rilievi di numerosi costituzionalisti auditi in commissione”. Lo dichiara in una nota Riccardo Magi, deputato radicale di +Europa.

Il rischio è favorire una deriva plebiscitaria

E aggiunge: “Bene ha fatto il ministro Fraccaro a chiarire che spetta al Parlamento discutere ed emendare questa riforma. Ma dovrebbe anche riconoscere che per le riforme costituzionali – perché di questo si tratta – sarebbe quanto mai opportuno cercare maggioranze ampie che vadano ben al di là di quelle del contratto di governo. La necessità di rivitalizzare gli istituti di iniziativa popolare, rafforzandoli e dando loro efficacia, può trovare un’ampia condivisione. Purché non ci si irrigidisca su una proposta che rischia che rischia di indebolire ulteriormente il Parlamento e di danneggiare gravemente il funzionamento delle nostre istituzioni. Favorendo non l’iniziativa popolare ma una deriva plebiscitaria”, aggiunge.

L’opinione del costituzionalista dem

Anche Stefano Ceccanti, costituzionalista e parlamentare del Pd, entra nel merito della questione. “Sul referendum propositivo è certo avventuristico non prevedere un quorum minimo ma non meno gravi sono mettere in alternativa un testo ‘popolare’ ed uno parlamentare e consentirlo anche su leggi di spesa o in materia penale. Un conto è integrare una democrazia rappresentativa e un altro è scardinarla”.

Liberi e Uguali d’accordo con il ministro Fraccaro

D’accordo con il ministro Fraccaro, Federico Fornaro, il capogruppo di Liberi e Uguali alla Camera. “Siamo d’accordo con il ministro Fraccaro sulla sovranità del Parlamento in merito alle modalità di introduzione del referendum propositivo. Senza vincoli di governo, infatti, alla Camera la maggioranza è largamente favorevole alla presenza di un quorum per la validità del voto. Sulla posizione dell’assenza di quorum, infatti, c’è solo il Movimento 5 Stelle”.

(Lapresse)

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