Salvini: no a governi con Gentiloni, Boschi e Minniti

AFP PHOTO / Piero CRUCIATTI

MILANO (alfredo stella) – Si fa sentire, Matteo Salvini, all’incontro con la stampa estera. Sottolinea le ‘linee guida’ del centrodestra in cui la lega è parte integrante ma non sostanziale, in quanto coalizione. Poi spiega che si proporrà al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella quale premier per il prossimo nuovo governo perché leader della coalizione vincente, e non parlerà per se ma in nome di una squadra. “Stiamo lavorando per dare un governo di dieci anni a questo Paese con un programma di centrodestra aperto ad arricchimenti, contributi e proposte ma non stravolgimenti. Sento forte  il dovere di tener fede al mandato di 12 milioni che hanno scelto il centrodestra e di quasi 6 milioni che hanno scelto la Lega: sarebbe irrispettoso coinvolgere chi ha perso le elezioni e quindi no a qualsiasi governo che abbia al centro Gentiloni, Boschi, Minniti”. La prospettiva è quella di lavorare su un governo che abbia una solida maggioranza politica: “Lavoriamo – ha continuato – per un governo con una solida maggioranza politica. Farò tutto quello che è umanamente e democraticamente possibile per rispettare il mandato degli elettori. Non sono disponibile a partecipare a un governo a ogni costo per fare il ministro per qualche mese”. Insomma sembra avere idee chiare su quanto dovrà fare nei prossimi giorni, a cominciare dall’incontro col presidente Mattarella e con gli avversari politici. “C’è l’accordo che l’indicazione che verrà fatta al presidente della Repubblica, se e quando verremo convocati. L’impegno sarà quello di lavorare per trovare i numeri perché il governo esista; ma lo faremo come squadra, non come singoli, ma questa è l’ultima cosa che mi interessa, non rivendico la presidenza del consiglio è l’ultima mia preoccupazione”. E a chi gli chiede sul programma risponde: partire da lavoro, flat tax, cancellazione della legge Fornero e quindi pensione, stabilizzazione del lavoro e quindi l’opposto della precarizzazione imposta da Bruxelles. Vedo che qualche commissario dice che si deve non cambiare la politica immigrazione: un nuovo governo con Lega ovviamente cambierà le politiche sull’immigrazione. Per quanto riguarda le presidenze delle Camere mi faccio carico del mandato del centrodestra di contattare tutti i leader di partito per capire desideri e esigenze e poi attenderemo le scelte del presidente della Repubblica, confidando che l’Italia abbia il prima possibile un governo in piena carica e non vorremo che a Bruxelles, anzi a Berlino abbia già preparato le politiche economiche per i prossimi  sette anni. Vogliamo un’Italia da protagonista: questo è uno dei cardini della nostra politica estera”. Intanto Salvini già domani sarà in Emilia, Veneto, Trentino, sabato in Calabria, domenica in Friuli, lunedì nel Lazio per ringraziare gli elettori e dare la risposta alla domanda di cambiamento che si materializzerà con il nuovo governo. “Qualcuno mi ha fatto l’onore di fare il mio nome per la presidenza del Senato – ha detto ancora Salvini – mi riempie di gioia ma voi mi vedete come presidente del Senato? Ho già in programma una decina di comizi ma come presidente del senato sarebbe complicato. Sono onorato ma voglio fare altro, la risposta è ‘no’, nemmeno mia mamma ci avrebbe mai pensato, non è quello per cui mi sono impegnato e per cui mi hanno votato”. Intanto da Silvio Berlusconi arriva uno stop a M5S e con un commento lapidario risponde su un’eventuale intesa con il movimento di Di Maio: “Ho aperto la porta per cacciarli via”.

 

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