Serie A, Atalanta all’ultimo respiro. Verona piegato da Djimsiti al 93′: finisce 3-2

Beffa per un Hellas che merita però applausi

Foto Gianluca Checchi/LaPresse

MILANO – L’allievo impegna il maestro, ma non riesce a batterlo. L’Atalanta di Gasperini piega in rimonta l’ottimo Verona di Juric nel primo, vivace anticipo e torna a sorridere tra le mura amiche. Il successo, deciso da Djimsiti nel terzo minuto di recupero (3-2), permette alla Dea di agganciare al quinto posto il Cagliari a quota 28 e fare il pieno di fiducia in vista della trasferta di Champions in casa dello Shakhtar. All’Hellas, che rende vita dura ai padroni di casa, non basta la doppietta di Di Carmine, il cui primo gol viene contestato dagli atalantini. La Dea reagisce con il neo entrato Malinovskyi e il rigore di Muriel prima del gol del difensore albanese, che fa impazzire il Gewiss Stadium. Nota stonata per Gasperini, l’infortunio di Ilicic. Per i gialloblù di Juric secondo ko consecutivo.

Le formazioni

Gasperini, sempre privo di Zapata, si affida in avanti a Muriel, supportato alle spalle da Ilicic e Gomez. A centrocampo Freuler e Pasalic, in difesa Palomino vince il ballottaggio con Masiello. A guidare l’attacco dei veneti Di Carmine, assistito da Pessina e Zaccagni. Verre e Stepinski partono dalla panchina. Subito ritmi alti in avvio di partita. La prima chance è per la Dea ed è ghiottissima: Muriel non sfrutta un pasticciaccio tra Dawidowicz e Bocchetti, calciando addosso a Silvestri da ottima posizione. Ma a sbloccare il risultato è l’Hellas: Di Carmine, servito dalla rimessa di Faraoni, entra in area e batte con un preciso diagonale Gollini (23′).

Emozioni e pioggia di gol

Proteste dei bergamaschi sull’esecuzione della rimessa vista la presenza di due palloni in campo, Valeri convalida dopo il silent check del Var. Poi è ancora minaccioso il Verona con un diagonale di Di Carmine che non inquadra il bersaglio. Su Gasperini intanto piove addosso la tegola Ilicic: lo sloveno, causa problema muscolare, deve lasciare spazio a Malinovskyi alla mezz’ora. I padroni di casa provano a getire, Gomez prova a suonare la carica tra i nerazzurri e ci prova con due conclusioni ravvicinate, poi prima dell’intervallo l’Atalanta riequilibra i conti: la firma dell’1-1 + di Malinovskyi che su imbucata di Muriel stoppa e da fuori area scarica il sinistro là dove Silvestri non può arrivare (44′).

La ripresa

La ripresa si apre con l’Atalanta vicina alla rete con Pasalic che su traversone basso di Freuler viene fermato in corner. Proprio lo svizzero lascia spazio a De Roon. La Dea cresce in pressione e metri ma in contropiede il Verona colpisce di nuovo con la complicità di un buco nella difesa atalantina: Lazovic mette verso il secondo palo per la scivolata vincente di Di Carmine, ancora a segno (58′). La squadra di Gasperini reagisce subito, Castagne viene anticipato in extremis da Faraoni. Ma non in maniera regolare: il Var chiarisce le idee a Valeri che indica il dischetto. Dal dischetto va Muriel che spiazza Silvestri per il 2-2 (64′). Papu ancora pericoloso in due occasioni, in entrambe Silvestri è attento e sventa in angolo.

L’Atalanta beffa il Verona

Gasperini si gioca la carta Barrow richiamando Muriel, cambio invece forzato per Juric che sostituisce l’infortunato Pessina con Verre. L’Atalanta pigia sull’acceleratore a caccia del 3-2, Malinovsky ci prova dal limite senza successo. Il Verona deve difendersi dall’assalto finale in dieci: Dawidowicz incassa il secondo giallo per un abbraccio proibito a Barrow. Silvestri tiene su la baracca opponendosi ancora a Gomez per due volte, ma deve inchinarsi nel recupero dopo un’azione firmata dai difensori di casa: sulla palla in mezzo da Palomino Toloi fa sponda per Djimsiti che supera il portiere da distanza ravvicinata. Festa per la Dea, beffa per un Hellas che merita però applausi.

(LaPresse)

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