Serie A, esordio di Sanabria con gol: il Genoa passa 3-1 a Empoli

I liguri calano il tris e archiviano la pratica al Castellani

Foto Marco Bucco/LaPresse

MILANO – E’ un po’ presto per dire che Piatek sia già un lontano ricordo, di certo il Genoa visto a Empoli tra gol e spettacolo ha di che sorridere. Il ‘Grifone’ passa 3-1 al Castellani, tra reti di vecchie conoscenze, Kouamè, bravo a sbloccare il risultato, e nuove scoperte, l’ultimo arrivato Sanabria, che non fa rimpiangere il bomber polacco passato al Milan bagnando il suo esordio con il sigillo che ha chiuso i conti dopo il 2-1 di Lazovic.

Emozioni al Castellani, il Genoa travolge l’Empoli

Nel mezzo c’è stato tanto buon Empoli, distratto dietro e sprecone davanti, mancato proprio nel momento clou dopo aver acciuffato con merito il pareggio con Di Lorenzo nella ripresa. E’ una vittoria pesante quella della squadra di Pirandello, che si porta a +9 sulla zona retrocessione, un margine più che rassicurante, mentre prosegue il momento no della squadra di Iachini, che non approfitta del tonfo del Bologna e rimane appena sopra la linea di galleggiamento.

I padroni di casa impostano il match, il Genoa passa in vantaggio con una prodezza di Kouamè

L’avvio di gara sorride ai toscani, che mettono in difficoltà gli ospiti soprattutto sulle corsie esterne. In una di queste scorribande Pasqual affonda a sinistra, il tocco indietro viene raccolto da Traorè il cui tiro a botta sicura viene murato da Zukanovic. Poco dopo azione in fotocopia, ma questa volta la zampata di Zajc sul suggerimento del solito Pasqual scheggia il palo. Il talentuoso fa tutto bene anche al 17′ (bel dribbling in area nello stretto) eccetto il tiro. La conclusione debole finisce dritta dritta tra le braccia di Radu.

In una partita in piena controllo dell’Empoli, al 18′ arriva il lampo del Genoa. Su un lancio innocuo dalle retrovie di Criscito, Veseli sbaglia tutto e spiana la strada a Kouamè, che solo davanti a Provedel non sbaglia.

Pressing asfissiante dell’Empoli, il Genoa si barrica in difesa

La rete improvvisa non cambia il copione del match: l’Empoli fa la partita, il Genoa si difende non senza difficoltà e ringrazia soprattutto il suo portiere, grande protagonista con due super parate, la prima a mano aperta su Krunic, la seconda di piede sulla botta ravvicinata di Caputo. Nel mezzo sussulto ligure con una rasoiata da fuori di Romulo respinta in angolo da Provedel, tanto per battere un colpo. E’ sempre l’Empoli tuttavia a insistere e in chiusura di frazione un altro squillo di Caputo – diagonale di un soffio a lato – fa tremare Criscito e compagni.

La ripresa non cambia più di tanto l’inerzia del match. Prandelli corre ai ripari passando a un più compatto 4-2-3-1. Mossa che sembra funzionare dato che rispetto ai primi 45′ l’undici di Iachini fatica maggiormente a presentarsi dalle parti di Radu. Caputo manca il tocco da killer d’area al 5′ sul traversone dalla destra di Di Lorenzo, Iachini percepisce il momento di stallo e getta subito nella mischia un’altra punta, Mchedlidze, al posto di un centrocampista, Krunic.

Perfetto equilibrio in campo, Di Lorenzo riapre i giochi

E’ il Genoa però a mancare il colpo del ko sugli sviluppi di un calcio piazzato con una girata di Biraschi sul secondo palo a lato di un niente. L’Empoli ne approfitta e trova il meritato pareggio al 17′. Questa volta Radu ‘tradisce’ i suoi compagni con una uscita da dimenticare sul cross di Caputo e serve su un piatto d’argento la palla dell’1-1 a Di Lorenzo, che a porta sguarnita non sbaglia.

Il Genoa dilaga, Lazovic e Sanabria archiviano la pratica al Castellani

Le due squadre si allungano, i toscani soffrono le reazione veemente del ‘Grifone’ che al 25′ – dopo un gol annullato a Kouamè per fuorigioco – si riporta avanti con uno splendido tiro a giro di Lazovic. Non basta: tre minuti più tardi affondo dello stesso Lazovic, Provedel esce a vuoto e il nuovo acquisto Sanabria, entrato pochi minuti prima, timbra subito il cartellino. E mette in cassaforte il risultato tagliando le gambe a un generoso Empoli.

(LaPresse/di Alberto Zanello)

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