Serie A, sprofondo Juve: Morata illude, Napoli trionfa con Politano-Koulibaly

Foto Alessandro Garofalo / LaPresse Napoli vs Juventus - Campionato di calcio Serie A TIM 2021/2022 - stadio Diego Armando Maradona Nella foto: Matteo Politano (SSC Napoli) gol 1-1

TORINO – La Juve si butta via ancora una volta, il Napoli mette la freccia per una rimonta che vale la vetta della classifica. Aspettando i risultati delle rivali. Al ‘Maradona’ la festa è tutta degli azzurri, che superano 2-1 la Vecchia Signora con una ripresa arrembante, dopo un primo tempo costretto a inseguire per il gol a freddo di Morata, viziato da un errore individuale di Manolas.

Nella ripresa però la squadra di Allegri si conferma fragile e ormai lontana parente di quella capace di vincere in lungo e in largo in Italia: un intervento maldestro di Szczesny favorisce il pareggio di Politano, nel finale capitan Koulibaly approfitta di un altro regalo per il 2-1 finale. I bianconeri precipitano a meno otto dai campani. Non una sentenza con 35 giornate ancora da disputare, ma quella assestata dai ragazzi di Spalletti è una prima spallata alle (poche) certezze della Juve.

Due filosofie opposte, due strategie opposte

Il Napoli fa possesso palla e cerca in profondità Osimhen con un 4-2-3-1 che si propone di allargare le maglie della difesa bianconera. Viceversa Allegri, costretto a rinunciare più di un titolare – Dybala e Cuadrado su tutti – per il tour de force dei nazionali sudamericani, si affida a un 4-4-2 geometrico e razionale, con Kulusevski libero di svariare su tutto il fronte offensivo alle spalle di Morata.

L’avvio contratto dei bianconeri, compatti ma poco effervescenti in fase di possesso, mette le ali ai padroni di casa, che fanno incetta di calci d’angolo e creano una buona opportunità con una spizzata di Politano. Nel calcio però gli episodi possono cambiare la storia delle partite e la regola si conferma tale anche al 10′: uno sciagurato retropassaggio di Manolas mette in moto Morata che è freddo e glaciale davanti a Ospina.

Il vantaggio a sorpresa degli ospiti ridisegna gli equilibri del match. La Juve si ritrova a recitare il copione che le viene meglio, chiudersi e ripartire, il Napoli si sgonfia e finisce per pasticciare un po’ troppo. Un altro disimpegno errato, questa volta di Insigne, per poco non favorisce Kulusevski, chiuso da un’uscita decisa e provvidenziale di Ospina.

In avvio ripresa Spalletti si gioca subito la carta Ounas al posto di Elmas, ma è tutto il Napoli ad esser uscito con un altro spirito dallo spogliatoio. Non è un caso che i campani trovino il punto dell’1-1 dopo una decina di minuti; è destinata invece a diventare un caso la posizione di Szczesny, di nuovo decisivo – in negativo – come a Udine. Il portiere polacco smanaccia malamente il tiro a giro di Insigne, favorendo il tapin di Politano.

La partita si accende, entrambe le squadre non si accontentano del pari e le occasioni, dopo un’ora di studio, fioccano. Da un lato ci prova McKennie con una rasoiata, dalla parte opposta non trova fortuna Insigne, costretto poco dopo a lasciare il campo per un problema fisico. Le due contendenti cercano la spallata definitiva e alla lunga il Napoli sembra averne di più, a livello fisico e per profondità di panchina.

Ruiz con un bolide da fuori infiamma il ‘Maradona’, la Juve si salva ma crolla a cinque minuti dalla fine. Con un altro errore individuale. Sugli sviluppi di un corner Kean, entrato per dare la scossa, sfiora goffamente l’autogol di testa, Szczesny rimedia ma Koulibaly è in agguato e non perdona. Il Napoli può sognare, si prende la vetta e spedisce la Juve a meno otto. Per la Vecchia Signora, inizia un’altra settimana da incubo per una stagione tutta in salita.(LaPresse)

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