Sicilia, Musumeci incontra a Roma il ministro dell’Agricoltura Centinaio

Tanti gli argomenti trattati nella riunione

Foto LaPresse - Guglielmo Mangiapane 30/11/17 Palermo ITA Politica Il presidente della regione Sicilia Nello Musumeci presenta la giunta di governo alla stampa Nella foto: Gaetano Armao, assessore all'economia Photo LaPresse - Guglielmo Mangiapane 30/11/17 Palermo ITA News The press meet the members of the Sicilian govern In the picture: Gaetano Armao

Milano (LaPresse) – “C’è stata grande attenzione sulle problematiche che abbiamo evidenziato e che riguardano diversi settori e comparti agricoli dell’Isola. Abbiamo trovato un interlocutore disponibile che prossimamente verrà in Sicilia per rendersi conto di persona della situazione. Siamo fiduciosi che lavorando in sinergia i risultati possano arrivare“. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, al termine dell’incontro a Roma con il ministro per le Politiche agricole, Gian Marco Centinaio. Nel corso del colloquio nella sede del ministero, che si è protratto per oltre un’ora e al quale erano presenti anche l’assessore all’Agricoltura, Edy Bandiera e il dirigente generale del dipartimento regionale, Carmelo Frittitta, oltre al capo di gabinetto del ministro Luigi Fiorentino, è stata fatta una lunga e articolata disanima delle difficoltà che stanno attraversando i vari settori.

Tanti i temi di cui si è discusso nell’incontro

Tra gli argomenti trattati, il tema del finanziamento delle reti irrigue, i danni derivanti agli agrumi dal virus ‘tristeza’. Ed anche i controlli e il prezzo del grano, i ritardi nei pagamenti da parte dell’Agea. Infine colture protette della fascia trasformata e la nuova Politica agricola comune.

Abbiamo discusso anche – conclude il governatore – della ripartizione delle quote di pesca del tonno rosso. Effettuata dal precedente governo nazionale che ha penalizzato, ancora una volta, la nostra Regione. Per questo motivo già qualche settimana è stato proposto ricorso contro la decisione del ministero. Visto che non è stata tenuta in considerazione la nostra richiesta di una più equa divisione tra i vari sistemi di pesca che salvaguardasse le imprese artigianali e tradizionali”.

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