Sileri: “Anche gli amici sono un affetto stabile”

Le dichiarazioni del vice ministro della Salute

TORINO “Anche un’amicizia è un affetto stabile, a volte chi si sposta da una città all’altra stabilisce degli affetti con degli amici che sono spesso migliori di quelli con alcuni familiari, diciamoci la verità”. Lo dice a ‘Un Giorno da Pecora’ Pierpaolo Sileri, vice ministro della Salute e senatore M5S. Dal 4 maggio quindi si potrà anche andare a trovare un amico? “Se è considerato un amico vero e non è una scusa. Serve il buonsenso, è chiaro, questo è un periodo di transizione, servono regole per far capire che non è un liberi tutti”, ha aggiunto.

La Fase 2

Per due fidanzati che si rivedono lunedì 4 maggio “non sappiamo se il sesso è un rischio ma la vicinanza lo è. In questo momento – ha detto Sileri a Rai Radio1 – ogni contatto stretto sarebbe da evitare”, ha detto Sileri. La fase 2 non lo preoccupa “perché so che c’è grande senso di responsabilità. La preoccupazione nasce dal fatto che stiamo combattendo un nemico invisibile”. L’aumento dei contagi “è scontato che ci sarà, non da lunedì, ma forse tra due o tre settimane, qualche contagio in più”.

Le stime dell’Iss

Sileri ha poi risposto alla domanda se è vero che l’ISS ha aveva fornito un documento nel quale era scritto che se si fosse riaperto tutto da lunedì ci sarebbero state 150mila persone in terapia intensiva già l’8 giugno: “Il documento che è stato fornito è strategico, valuta diversi settori e fa delle stime epidemiologiche. E’ una stima, che valutava alla fine dell’anno, al 31 dicembre di quest’anno, un numero totale di ricoverati in terapia intensiva superiore alle 400mila unità”.

(LaPresse)

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