Spallata agli eredi del clan Moccia, 26 arresti nei Sasso-Parziale

Adriano Laezza, Alfonso Crisci, Antonietta Parziale, Antonio Raucci, Carlo Castellacci, Christian Luongo, Francesco Graziano, Giovanni De Pompeis, Giuseppe Sasso e Luca D’Auria, Luigi Grieco, Maria Carotenuto, Mariano Barbato, Nicola Luongo, Pietro De Filippis, Roberto Maugeri, Stefania Barbato, Veronica Parziale, Vincenzo De Pompeis e Gennaro Aristarco

I lampeggianti delle forze dell’ordine che illuminano le palazzine monocolori del rione Salicelle. Il segnale che la gente per bene di Afragola attendeva da tempo. Soprattutto le tante vittime di estorsione, commercianti e imprenditori che tentano di sbarcare il lunario e che sistematicamente vengono travolti dalla prepotenza criminale. Trentotto indagati, 26 arresti, un blitz che potrebbe rappresentare il colpo mortale alla ‘nuova’ mala di Afragola.
Il personale della polizia di Stato e i carabinieri hanno dato esecuzione a una misura cautelare – emessa dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione distrettuale antimafia – nei confronti di 26 indagati ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, rapina e detenzione e porto illegali di armi da guerra e comuni da sparo. Smantellato il gruppo criminale SassoParziale, un tempo unito, poi in lotta. Una realtà malavitosa che, secondo la Dda, avrebbe ereditato il potere criminale dal clan Moccia.
All’esito dell’attività investigativa, svolta dal Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna, dalla Squadra Mobile di Napoli, dal commissariato di Afragola e dalla stazione dei carabinieri di Afragola, sarebbe emersa­ l’operatività del gruppo camorristico, articolazione del clan Moccia, operante ad Afragola e con base logistica nel rione Salicelle.
Le indagini hanno consentito di svelare le presunte modalità operative del sodalizio nella gestione delle attività illecite nelle aree di Afragola e Casoria, attraverso il compimento di azioni violente, anche attraverso le ‘stese’. Gli inquirenti ipotizzano ­ la presunta esistenza dei due diversi sodalizi criminali finalizzati al traffico di stupefacenti, aventi il monopolio nel rifornimento delle piazze di spaccio del rione Salicelle e nella cessione al dettaglio di droga nel comune diAfragola e dintorni.
Secondo la Direzione distrettuale antimafia, i Sasso e i Parziale avrebbero avuto a disposizione numerose armi da fuoco, anche da guerra. Per imporsi sul territorio, la ‘nuova’ mala di Afragola avanzava a colpi di estorsioni e rapine a mano armata ai danno di imprenditori e commercianti di Afragola e Casoria.
In particolare, dalle indagini sarebbe emersa la continua trasformazione degli equilibri criminali nell’area di riferimento, evidenziando una contrapposizione tra varie fazioni del gruppo criminale, espressione territoriale del clan Moccia, talvolta alleate e talvolta in contrasto tra loro, anche in virtù dei frequenti cambi di reggenza all’interno dell’associazione dovuti ai numerosi arresti, e dunque all’esigenza di comando in capo ad alcuni dei consociati.
Ordinanza in carcere per Nicola Luongo, Christian Luongo, Alfonso Crisci, Giovanni De Pompeis, Pietro De Filippis, Annamaria De Luca, Antonietta Parziale, Veronica Parziale, Gennaro Aristarco, Vincenzo Corsini, Antonio Martinucci, Francesco Rossi, Vincenzo Campanile, Luigi Grieco, Carlo Castellacci, Raffaele Fusco, Alessandro Sottoferro, Antonio Raucci, Michele Bizzarro, Domenico Marrone, Federico Maldarelli, Ciro Sannino, Antonio Mosella. Ai domiciliari Alberto Carillo, Roberto Maugieri, Luciano Santoro, Francesco Graziano, Pasquale Varriale. Indagati a piede libero Vittorio Parziale, Mariano Barbato, Aniello Barbato, Stefano Barbato, Maria Carotenuto, Giuseppe Sasso, Adriano Laezza, Vincenzo De Pompeis, Luca D’Auria.
Gli indagati sono di Afragola, Casoria, San Pietro a Patierno, Somma Vesuviana, Mariglianella, Pallonetto Santa Lucia, Orta di Atella e Carinola. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e, quindi, presunte innocenti fino a sentenza definitiva. Nel collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati Domenico Smarrazzo e Luca Pagliaro. Oggi gli indagati affronteranno l’interrogatorio davanti al gip Carla Sarno.

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