Spazio, partita ‘BepiColombo’: l’Europa vola alla scoperta di Mercurio

L’arrivo intorno a Mercurio è previsto per dicembre 2025 con data di fine missione

Il dispositivo BepiColombo (Kirsty O'Connor/PA Wire)

Roma (LaPresse) – L’europa vola alla scoperta di Mercurio. E’ partita, alle 3.45 ora italiana la missione ‘BepiColombo’ (il cui nome è un tributo al matematico, fisico, astronomo e ingegnere padovano Giuseppe Colombo) dalla base spaziale europea di Kourou nella Guyana Francese. E’ organizzata dalle agenzie spaziali di Europa (Esa) e Giappone (Jaxa), con un importante contributo italiano. La missione ha il compito di scoprire i segreti del pianeta meno noto del Sistema Solare e più vicino al Sole. Il vettore ‘Ariane 5’ si è alzato illuminando il cielo buio sopra la foresta “in un lancio perfetto”.

Il programma è composta da due sonde complementari che voleranno unite tra loro. Si tratta dell’europea Mercury Planetary Orbiter (Mpo), che avvicinandosi a Mercurio avrà il compito di analizzarne la superficie e la composizione. E della giapponese Mercury Magnetospheric Orbiter (Mmo), che avrà lo scopo di studiare in dettaglio l’ambiente magnetico di Mercurio, l’interazione del pianeta con il vento solare e la chimica della sua impalpabile esosfera.

Su MPO sono imbarcati gli strumenti italiani. L’accelerometro ISA, i rilevatori di particelle SERENA e la suite SIMBIO-SYS composta da tre strumenti ottici. Mentre il quarto, il trasponder MORE che misurerà i segnali di onde elettromagnetiche in banda Ka che saranno inviati dal trasponder a terra e viceversa.

L’arrivo intorno a Mercurio è previsto per dicembre 2025 con data di fine missione

Il viaggio di BepiColombo non sarà breve: passeranno 7,2 anni prima dell’arrivo nella regione più interna del nostro sistema planetario, a “pochi passi” dal Sole. Appena 58 milioni di chilometri. Le due sonde saranno accompagnate grazie ad un modulo trasportatore, Mercury Transfer Module (MTM), che userà i suoi piccoli propulsori per indirizzarle nelle rispettive orbite attorno a Mercurio, prima che queste si separino per posizionarsi ognuno sulla propria orbita più vicina al pianeta. L’arrivo intorno a Mercurio è previsto per dicembre 2025 con data di fine missione, salvo possibile estensione, fissata a maggio 2028.

Le due sonde opereranno autonomamente una volta giunte nell’orbita di Mercurio. Il modulo di trasferimento che le porterà sull’obiettivo è stato progettato e costruito in Europa e funge unicamente da ‘mezzo di trasporto’ durante la fase di viaggio e per l’inserimento in orbita. Anche se non ha carico scientifico, è un elemento chiave per arrivare su Mercurio. Il modulo utilizzerà una combinazione di propulsione ionica e chimica in aggiunta a numerose spinte gravitazionali durante il lungo percorso: la sonda effettuerà, infatti, un flyby (volo ravvicinato) attorno della Terra, due attorno a Venere e sei attorno Mercurio prima di effettuare le manovre di frenata e posizionamento orbitale.

Denise Faticante

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