Strage di mormoni, i sospetti sui ‘Jaguares’

Le autorità messicane continuano ad indagare sul massacro di donne e bambini

Photo by Herika MARTINEZ / AFP

MESSICO – Tre mamme e sei bambini massacrati. È la strage dei mormoni sulla quale le forze dell’ordine stanno indagando in queste ore. Le autorità messicane sono alla caccia dei killer responsabili dell’uccisione dei membri della comunità dei mormoni americani nel nord del paese. La magistratura fa trapelare dei sospetti, i media ne rilanciano altri. In realtà le certezza sono davvero poche, forse nessuna, e i dubbi invece tantissimi.

L’episodio del massacro dei mormoni

L’agguato e il successivo massacro avvenuto a nord della località di Bavispe potrebbe essere opera dei Los Jaguares, guidati da Francisco Arvizum detto ‘El Jaguar’ e parte del braccio armato di Sinaloa, Gente Nueva, operanti nello stato di Chihuahua. Va segnalato che, in tempi recenti, gli stessi Jaguares sono stati protagonisti di violentissimi scontri contro i rivali de ‘La Linea’, i sicari del Cartello di Juarez. Alla base di quella che è una vera e propria guerra, il controllo dei traffici di droga che coinvolge tutto il Paese fino al confine con gli Stati Uniti. Tra questi due, l’inserimento di altri gruppi come ‘Jalisco-Nueva Generacion’ ha allargato la lotta che, inevitabilmente, ha finito per coinvolgere civili spesso vittime innocenti si lotte a fuoco in pieno giorno.

Le indagini

Controllo del territorio a tutti i costi, dunque, nella quale i sei mormoni potrebbero essere rimasti coinvolti. Ci sono però tanti fattori che non tornano. Ieri la notizia che i banditi potrebbero aver scambiato i veicoli dei mormoni come mezzi nemici eppure i Jaguares, essendo della zona, avrebbero dovuto riconoscerli. Inoltre l’agguato è avvenuto in fasi diverse e a distanza di chilometri, cosa che escluderebbe un errore anche perché pare che le mamme avessero alzato le mani chiedendo pietà. Ma questo non avrebbe bloccato il massacro, con gli aggressori che evidentemente conoscevano bene le vittime. I dubbi restano, le indagini continuano. Nella speranza di arrivare presto alla verità.

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