Tap, Conte: no irregolarità in iter, impossibile bloccare progetto

"Il complesso delle verifiche effettuate non ci offre alcuna possibilità di impedire la realizzazione del progetto Tap: allo stato, non sono emerse illegittimità o irregolarità dell’iter procedurale". Così il premier Giuseppe Conte in una lettera aperta indirizzata ai cittadini di Melendugno. 

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse
Roma, 28 ott. (LaPresse) – “Il complesso delle verifiche effettuate non ci offre alcuna possibilità di impedire la realizzazione del progetto Tap: allo stato, non sono emerse illegittimità o irregolarità dell’iter procedurale”. Così il premier Giuseppe Conte in una lettera aperta indirizzata ai cittadini di Melendugno. “Questa parte finale è stata progettata in base a un accordo che ha coinvolto tutti i Paesi attraversati dal gasdotto: Grecia, Albania e Italia – aggiunge -. Il Progetto Tap è frutto di un Accordo intergovernativo sottoscritto da tutti e tre questi Paesi il 13 febbraio 2013. Questo Accordo è stato ratificato dall’Italia con la legge n. 153 del 19 dicembre 2013. L’Italia, in virtù di questo Accordo, ha assunto la veste di ‘soggetto investitore’, ai sensi dell’allora Trattato sulla Carta dell’Energia (ECT)”.

dunque

“Il Progetto Tap gode, inoltre, della qualifica di ‘Progetto di interesse comune’ e per questo ricade nell’ambito delle previsioni di cui all’allegato VII del Regolamento europeo n. 1391/2013, che riconosce una corsia preferenziale a questi progetti imponendo agli Stati Membri di adoperarsi per consentirne una più celere realizzazione – prosegue -. Si aggiunga che il decreto legge n. 133 del 12 dicembre 2014 ha riconosciuto al Progetto Tap la natura di ‘progetto strategico’ e quindi opera da realizzare con urgenza ai sensi del d.P.R. n. 327 dell’8 giugno 2001”. “L’autorizzazione ‘unica’ per la realizzazione del Tap è stata concessa dal Ministro dello Sviluppo Economico il 20 maggio 2015 – sostiene -. Se il Governo italiano decidesse adesso, in via arbitraria e unilaterale, di venire meno agli impegni sin qui assunti anche in base a provvedimenti legislativi e regolamentari, rimarrebbe senz’altro esposto alle pretese risarcitorie dei vari soggetti coinvolti.

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