Tasse al minimo e burocrazia snella, il Kosovo torna a vivere dopo la guerra

Il rapporto tra l'Italia e i Balcani secondo l'ambasciatrice Alma Lama

PRISTINA (Domenico Letizia*) – Il Kosovo e la nostra penisola hanno una storia di rapporti e collaborazione che risalgono agli anni dell’intervento militare della Nato, il sostegno che l’Italia offrì al Kosovo durante la missione per la pace nel 1999, e  proseguono tutt’oggi con una presenza molto significativa sia per quanto riguarda l’assistenza offerta ai rifugiati durante gli anni della guerra, sia per il prezioso contributo alla ricostruzione del paese, senza dimenticare la collaborazione commerciale. L’Italia è uno dei primi stati che ha riconosciuto l’indipendenza del Kosovo, uno dei primi ad avere instaurato rapporti diplomatici e aver stipulato diversi accordi bilaterali in diversi settori istituzionali. I kosovari adorano la cultura italiana e i prodotti del “Made in Italy” sono molto richiesti ed apprezzati. Nel tentativo di capire la storia e la caparbietà di questo giovane paese intervistiamo l’Ambasciatore della Repubblica di Kosovo in Italia, Alma Lama

Il Kosovo sta facendo parlare molto di sé in questi ultimi giorni, dopo l’ufficializzazione della nascita dell’esercito nazionale e il sostegno Usa a tale progetto. Eccellenza, possiamo approfondire?

Alcuni giorni fa, l’Assemblea del Kosovo ha approvato delle leggi per trasformare la Forza di Sicurezza, una forza civile, in un esercito regolare. Questo processo era stato previsto dal Pacchetto Ahtisaari, sulla base del quale è stata proclamata l’Indipendenza del Kosovo e sulla base del quale è stata redatta anche la Costituzione del Kosovo. La nostra Costituzione è la più generosa  nel mondo nell’ambito dei diritti politici delle minoranze. In realtà, la trasformazione della Forza della Sicurezza del Kosovo sarebbe dovuto accadere prima, almeno cinque anni fa, ma sulla base della costituzione del Kosovo, è necessaria una maggioranza detta doppia, vale a dire che sono necessari due terzi dei parlamentari delle minoranze per cambiare la Costituzione, in modo che anche il nome del FSK potesse essere cambiato. I deputati della comunità serba, non hanno avuto la volontà di votare nel corso di questi anni a causa della pressione subita da Belgrado, di conseguenza il Kosovo ha continuato il processo di trasformazione attraverso la legge. La trasformazione sarà lunga e in cooperazione con la Nato. L’esercito del Kosovo servirà a proteggere l’integrità territoriale del Kosovo, in collaborazione con la Kfor, ed è interessato a dare il suo contributo anche ad altri Paesi del mondo, in cui vi sono guerre e conflitti, come forza di pace. Nessuno dovrebbe aspettarsi dalla Serbia che sia soddisfatta di questo sviluppo, in quanto utilizza tutti i mezzi per impedire il progresso e il rafforzamento dello Stato del Kosovo.

I cittadini del Kosovo in Italia. Quali sono le problematiche e le richieste dei kosovari in Italia?

I cittadini del Kosovo in Italia sono una comunità di circa 45 mila persone, venute soprattutto dopo la guerra, che hanno trovato rifugio e lavoro in Italia. È una comunità di persone che sono integrate nella società italiana,  che sono grate per l’accoglienza delle istituzioni italiane e che fanno da ponte tra i due Paesi.

Il Kosovo, insieme all’Albania, rappresenta un importante opportunità per le nostre imprese. La bassa tassazione e la presenza di una burocrazia snella fanno del paese un laboratorio per le nostre imprese in fuga da un sistema che non funziona. Che opportunità possono ritrovare gli imprenditori italiani in Kosovo?

Il Kosovo è ancora un Paese inesplorato per gli imprenditori italiani. È evidente che  essi non hanno molte informazioni su come intraprendere un business in Kosovo. Come Ambasciata abbiamo lavorato duramente per far conoscere queste opportunità e abbiamo organizzato molte attività in diversi comuni d’Italia. Il Governo del Kosovo ha adottato molte misure per attirare gli investitori stranieri, che vanno dall’abolizione dei dazi doganali per coloro che vogliono portare macchinari e sviluppare la produzione in Kosovo,  alle imposte zero sull’importazione di materie prime e alla tassazione inesistente per l’esportazione. La legge sugli investimenti strategici, che è attraente per gli investitori, è stata approvata, in quanto lo Stato garantisce l’accelerazione delle procedure, la costruzione di infrastrutture per l’apertura dei business, la concessione gratuita del terreno. ecc. Il Kosovo si trova al centro dei Balcani e questa posizione geografica lo rende molto attraente per un mercato più grande, a solo 2 ore dalla costa e rappresenta una grande opportunità per il trasporto merci. Il Kosovo è competitivo anche per quanto riguarda la forza lavoro, che, a parte i prezzi allettanti, ha una gioventù molto dinamica, e specializzata in diverse aree.

Il settore edilizio e l’industria automobilistica stanno crescendo molto rapidamente nel paese. Che opportunità concrete vi sono per gli imprenditori italiani in tali specifici settori?

Negli ultimi anni, l’industria delle costruzioni è diventata uno dei settori più importanti che ha contribuito alla crescita economica del Kosovo. Oltre a essere state costruite nuove abitazioni e ad aver provveduto al ripristino e allo sviluppo delle infrastrutture stradali, il Kosovo sta costruendo infrastrutture di collegamento con i più importanti corridoi internazionali in Macedonia, Albania e Serbia, il che sta aumentando il potenziale economico per il Kosovo. L’industria di autoricambio  in Kosovo, nel 1960, era guidata da tre rinomate imprese, come la Fabbrica degli Ammortizzatori, Ramiz Sadiku (ex Zastava) e la Fabbrica degli Accumulatori a Trepça. Tra il 1989 e il 1990, la Fabbrica degli Ammortizzatori produsse 3,3 milioni di unità all’anno per marchi globali e contava oltre 1.500 dipendenti. A seguito delle circostanze politiche degli anni ’90, i produttori kosovari di quest’industria automobilistica hanno affrontato enormi problemi finanziari. Sebbene la produzione effettiva di queste imprese sia ancora considerata bassa, i rapporti rinnovati con i partner tradizionali sono un buon segnale per uno sviluppo futuro di questo settore. La tecnologia esistente, la grande capacità e le conoscenze soddisfacenti consentono all’industria di autoricambio di produrre e supportare qualsiasi POP (Produttore Originale delle Parti di ricambio), con parti di ricambio a un costo competitivo. Inoltre, la tendenza a spostare la produzione nell’Europa centrale e orientale rende l’industria dell’autoricambio del Kosovo ancora più interessante per gli  investitori o i partner che vogliono approfittare delle crescenti opportunità nella Regione.

Quali opportunità ritroviamo nel mondo del turismo e quali sono le località più attrattive in ambito culturale e turistico?

Le risorse naturali del Kosovo rappresentano una fonte di alta qualità per il turismo. Il montuoso sud del Kosovo ha un grande potenziale per il turismo invernale. Una delle possibilità più interessanti è il centro sciistico a Brezovica, nelle montagne di Sharr. Si trova tra  i 1.700 e 2.500 metri sopra il livello del mare. Offre eccellenti condizioni meteorologiche e garantisce la stagione sciistica da novembre a maggio. Brezovica può essere raggiunta in un’ora di auto da due aeroporti internazionali: quello di Pristina (60 km) e quello di Skopje (70 km) ed è situato nel Parco Nazionale Sharri nella Repubblica del Kosovo. La catena montuosa Brezovica si estende per 39.000 ettari su alti terreni montuosi alpini e su distesi boschi. Inoltre, nelle montagne di Sharr, nella parte più meridionale del confine con la Macedonia e l’Albania, il Kosovo concede la privatizzazione di circa 22.000 ettari di terra inesplorata. Questa Regione offre eccellenti opportunità turistiche: lo sci, l’eco-turismo, il parapendio da montagna, mountain bike, arrampicata su roccia, alpinismo ed equitazione. Il Comune di Dragash è affascinante. Una meraviglia per l’ecoturismo. C’è il Centro sciistico di Rugova. Il Kosovo è principalmente ricco di montagne, laghi artificiali e fiumi.

Altre opportunità di investimento?

La produzione diffusa di artigianato in Kosovo come la filigrana (argento) rappresenta un’attrazione per i turisti stranieri. Inoltre, il Kosovo ha il potenziale per sviluppare il turismo culturale grazie a diversi siti religiosi di straordinario valore culturale e storico. Innumerevoli sono le sorgenti termali del Kosovo per i loro effetti curativi. In questo campo, gli investitori stranieri troveranno una forte domanda nel mercato regionale e interno.

Analizziamo le eccellenze del Kosovo. Quali sono le produzioni enogastronomiche più importanti in questo giovane paese?

Il Kosovo ha un clima favorevole per l’agricoltura perché una vasta area (di 588.000 ettari) è terreno agricolo fertile e ricco di valore nutrizionale. In Kosovo c’è una lunga tradizione legata all’agrobusiness. I prodotti agricoli rappresentano il 18% delle esportazioni e sono: i prodotti derivati dal latte, frutta e verdura, i prodotti di carne, la produzione del vino e altre bevande. Il Governo del Kosovo, insieme ai suoi partner, offre sovvenzioni e sussidi per il settore agricolo.

Il Kosovo e l’Europa. Cosa pensano i cittadini della Repubblica della Patria europea? I giovani kosovari si sentono europei?

Il Kosovo è un nuovo Stato, ma in esso vive un popolo antico. Siamo  discendenti degli Illiri, e la lingua e la cultura ne sono la testimonianza. Il Kosovo ha vissuto una storia amara come altri Paesi dei Balcani, dove, in particolare gli albanesi sono quelli che hanno subito di più, dividendosi in cinque diversi Stati. Ma la nostra identità è europea e ha dalle radici. I giovani del Kosovo sono europei e tutti aspirano ad essere parte dell’Unione europea. Vorremmo entrare nell’Ue come valore e non come un peso.

*Analista geopolitico, corrispondente dall’Italia per “Radio Atene” e Presidente dell’Istituto di Ricerca di Economia e Politica Internazionale (Irepi)

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