Tav, Napoli: “Governo migliore sponsor per rielezione Chiamparino”

"Il presidente Sergio Chiamparino è un uomo nato con la camicia, come si dice di chi ha una fortuna sfacciata. Un governo di facinorosi inconcludenti si sta infatti rivelando il migliore sponsor per la sua rielezione come presidente della Regione".

ROMA – “Il presidente Sergio Chiamparino è un uomo nato con la camicia, come si dice di chi ha una fortuna sfacciata. Un governo di facinorosi inconcludenti si sta infatti rivelando il migliore sponsor per la sua rielezione come presidente della Regione. Quello sulla TAV tra Lega e M5s è infatti un braccio di ferro che più finto non si può. E’ ormai chiaro che il “contratto” siglato fra i due vice premier si fonda sul rinvio di ogni decisione utile agli italiani. Inoltre sull’approvazione di ogni provvedimento utile a procacciare consensi ai due partiti”. Lo dichiara in una nota Osvaldo Napoli, del direttivo di Forza Italia alla Camera. “Non posso che essere d’accordo con quegli imprenditori che si dicono pronti a intraprendere un’azione legale contro un esecutivo che compie quotidianamente attentati contro gli interessi nazionali. Un governo sovranista ha distrutto ogni sovranità e ridotto in polvere la credibilità dell’Italia. Dunque consegnandoci alla comprensione di Macron e ella Commissione europea per perseguire i suoi miserabili interessi elettorali”.

I costi

“Il rinvio dei bandi sulla Tav ha un costo per i contribuenti stimato fra 300 e 800 milioni, circostanza che lascia nel totale disinteresse la maggioranza. Il premier Conte, possiamo dirlo oggi con cognizione di causa, è stato ottimamente inquadrato dal giudizio di Guy Verhofstadt. Confusione, arroganza, incompetenza sono perfettamente mescolate nelle “non decisioni” dell’esecutivo. La folle pretesa, a vent’anni dall’inizio dei lavori, di ridiscutere integralmente l’opera con la Francia e la UE dice dell’assoluta mancanza del senso del ridicolo che circola fra i ministri e nel governo. Siamo diventati un popolo e un Paese inaffidabili e voltagabbana agli occhi del mondo: è bene che ce lo diciamo noi per primi senza aspettare che sia un Verhofstadt qualsiasi a ricordarcelo”, conclude Osvaldo Napoli.

LaPresse

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