Tirrenia sposta sede legale da Cagliari a Milano, la Regione protesta

La compagnia di navigazione Tirrenia ha deciso di spostare la propria sede legale da Cagliari a Milano. Immediata la reazione della Regione Sardegna, che ha convocato i vertici della compagnia martedì 19 giugno nella sede dell'assessorato ai Trasporti.

© MARCO MERLINI / LAPRESSE
Milano, 13 giu. (LaPresse) – La compagnia di navigazione Tirrenia ha deciso di spostare la propria sede legale da Cagliari a Milano. Immediata la reazione della Regione Sardegna, che ha convocato i vertici della compagnia martedì 19 giugno nella sede dell’assessorato ai Trasporti. Il gruppo Onorato Armatori spiega in una nota di essere stato “costretto a trasferire la sede legale” in Lombardia per “ragioni esclusivamente tecnici” e annuncia che “in tempi brevissimi, e comunque entro fine anno, non solo Tirrenia tornerà a casa ma la Sardegna diventerà la sede legale di tutto il gruppo armatoriale, non limitandosi quindi ad una sola singola compagnia”. “Questa decisione – si legge ancora nella nota diffusa dalla società – avrà riflessi positivi anche dal punto di vista fiscale e di indotto per l’economia della Sardegna, nonchè per il riconoscimento dell’Isola come sede naturale della nostra compagnia. Ovviamente – rassicura – il trasferimento temporaneo della sola sede legale, e non dell’operativo, non comportera’ alcuna conseguenza di tipo occupazionale”.

le recriminazioni

Le rassicurazioni da parte di Tirrenia non bastano a tranquillizzare la Regione Sardegna, che usufruisce dei servizi di collegamento con la Penisola in virtù di una convenzione con lo Stato che vale circa 72 milioni di euro e che obbliga la compagnia di navigazione a effettuare un determinato numero di corse annuali, con tariffe e cadenza prefissati. L’assessore Carlo Careddu ha convocato i vertici della compagnia per la prossima settimana, anticipando che la Regione non è disposta a subire decisioni unilaterali. “Formulo fin d’ora le mie formali rimostranze – dice Careddu – riservandomi ogni opportuna ed efficace iniziativa a tutela dell’interesse dei sardi e della Sardegna”. Sul tavolo dell’incontro, anche il problema tariffe: secondo la Regione quelle attuali sono troppo elevate e questo rischia di avere ripercussioni negative sulla stagione turistica.

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