Tokyo 2020, Garozzo si ferma a un passo da impresa: è argento nel fioretto

Le lacrime, dopo aver deposto la corona ed essersi fermato a un passo dall'impresa. Daniele Garozzo appare con le mani in volto al termine della finale che lo ha visto sconfitto, cinque anni dopo il meraviglioso oro conquistato a Rio de Janeiro.

Foto Alfredo Falcone - LaPresse

MILANO – Le lacrime, dopo aver deposto la corona ed essersi fermato a un passo dall’impresa. Daniele Garozzo appare con le mani in volto al termine della finale che lo ha visto sconfitto, cinque anni dopo il meraviglioso oro conquistato a Rio de Janeiro. Il siciliano voleva a tutti i costi difendere il titolo, ha lottato con coraggio ma alla fine il nuovo campione olimpico del fioretto è il portacolori di Hong Kong Ka Long Cheung, che si è imposto con il punteggio di 15-11. E’ comunque un bellissimo argento, il secondo in arrivo dalla scherma dopo quello di Luigi Samele nella sciabola. E la nona complessiva dell’Italia in Giappone. Anche se non si può negare che dal 28enne di Arcireale tutti si attendevano il magico bis.

A ‘tradire’ l’azzurro forse la stanchezza, e i problemi fisici: i crampi lo hanno colpito anche durante la finale, tanto da dover richiedere l’intervento dei medici, con Chung avanti 6-5. Un problema che aveva già accusato in mattinata. “E’ stata una giornata molto stressante e impegnativa”, ha commentato il siciliano senza nascondere la delusione. “Fa molto male, c’è poco da dire. Lui oggi ha tirato benissimo, ha fatto delle belle stoccate. Io ho lasciato troppo il centro pedana. Non avevo le gambe per difendere tutta la pedana”. Ma Garozzo può essere più che soddisfatto del suo cammino a Tokyo. Alla Makuhari Messe Hall il siciliano ha iniziato superando senza difficoltà il portacolori dell’Egitto, Hassan, 15-6. Negli ottavi di finale ha battuto, con sofferenza, il padrone di casa giapponese Mitsuyama, dopo un rush finale al cardiopalmo che ha visto l’azzurro rimontato da 14-10 a 14-14, prima della stoccata decisiva. In un nervoso e combattutissimo quarto, il siciliano si è imposto di forza (15-10) sul francese Lefort, con tanto di urlo liberatorio nel finale, per poi sconfiggere in semifinale il giapponese Shikine (15-9).

Il suo miglior match della giornata, come ha dichiarato lo stesso Garozzo: “Sicuramente, ho tirato molto meglio rispetto alla finale”. E il suo avversario nell’ultimo atto può festeggiare un oro storico: il secondo di sempre per il suo paese ai Giochi. In precedenza, Hong Kong era salita sul gradino più alto del podio solo ad Atlanta 1998, nel windsurf, grazie a Lee Lai Shan. Quanto agli altri azzurri in gara, si sono arresi negli ottavi Andrea Cassarà e Alessio Foconi, quest’ultimo eliminato proprio da Chung. Il bronzo è andato al ceco Alexander Choupenitch che nella finale per il terzo posto ha battuto Shikine 15-8. Nella sciabola femminile giornata amara per le azzurre: eliminata nel tabellone delle 16 Irene Vecchi, mentre Martina Criscio e Rossella Gregorio si sono fermate al primo turno.

di Attilio Celeghini

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