Tokyo 2020, Italvolley maschile ko ai quarti: l’Argentina spegne il sogno azzurro

Capolinea. L'Italia del volley maschile lascia anzitempo le Olimpiadi. A spegnere le ambizioni della banda Blengini la coriacea argentina, infarcita di giocatori che giocano o hanno giocato nel campionato italiano. I sudamericani si impongono con merito per 3-2 (21-25, 25-23, 25-22, 14-25, 15-12).

TOKYO – Capolinea. L’Italia del volley maschile lascia anzitempo le Olimpiadi. A spegnere le ambizioni della banda Blengini la coriacea argentina, infarcita di giocatori che giocano o hanno giocato nel campionato italiano. I sudamericani si impongono con merito per 3-2 (21-25, 25-23, 25-22, 14-25, 15-12). L’Italia paga la troppa discontinuità e le cattive condizioni fisiche di alcuni giocatori, su tutti Ivan Zaytsev sostituito nel corso della gara da Luca Vettori. Un ko che certifica la fine di un ciclo. Occorre ricostruire e il compito, come noto, sarà affidato a Ferdinando De Giorgi. Sarà lui il coach dell’Italia del dopo Tokyo. Saluta invece Gianlorenzo Blengini. Dopo l’ottimo argento di Rio in Giappone c’è solamente da leccarsi le ferite, con Osmany Juantorena che a fine gara non trattiene le lacrime. “Tutti i ragazzi, sia quelli scesi subito in campo, sia chi è entrato dalla panchina hanno provato a dare il 100% di quello che erano nelle condizioni di dare. Per me allenare la nazionale italiana in queste sette stagioni è stato un orgoglio, ma prima ancora un privilegio”, le sue parole di saluto. “Abbiamo commesso troppi errori. Non siamo stati abbastanza cinici e l’Argentina poi ci ha messo tanto del suo”, l’analisi di Simone Giannelli. Lui sicuramente farà parte anche dell’Italvolley che verrà.

Iniziata la gara nel migliore dei modi gli azzurri si sono progressivamente smarriti cedendo il passo agli avversari portatisi sul 2-1. Nella seconda parte della gara Juantorena e compagni hanno reagito portando al gara al quinto set. Nel tie-break, però, sul 10-8 in favore dell’Italia, un turno al servizio di Lima ha messo nell’angolo gli azzurri che a quel punto hanno perso sicurezza fino ad arrendersi 15-12. Addio ai sogni di gloria.

Dell’inviato Andrea Capello

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