Trump all’Iran: non minacciateci o ve ne pentirete

Il presidente Usa Donala Trump "urla" su Twitter la sua risposta al leader iraniano Rouhani, che aveva ammonito gli Stati Uniti a non "giocare con la coda del leone". Trump minaccia terribili conseguenze all'Iran se minaccerà ancora gli States

US President Donald Trump listens during the ceremonial swearing-in of US Secretary of State Mike Pompeo(L) at the State Department in Washington, DC, May 2, 2018. / AFP PHOTO / SAUL LOEB

WASHINGTON – Un messaggio su twitter scritto in maiuscolo (che su internet equivale a gridare): così il presidente degli Stati Uniti Donald Trump avverte l’Iran. “Non minacciare mai più gli Stati Uniti – scrive Trump, rivolgendosi al presidente iraniano Hassan Rouhani – o soffrirai conseguenze del calibro di cui pochi nel corso della storia hanno mai sofferto prima. Non siamo più un Paese – aggiunge – che sopporterà le vostre stupide parole di violenza e morte. Fate attenzione”. La risposta di Trump è arrivata dopo che Rouhani domenica aveva avvertito gli Usa, dicendo loro di non “giocare con la coda del leone”. Il leader islamico aveva assicurao che un conflitto con Teheran sarebbe “la madre di tutte le guerre”.

E il prezzo del petrolio aumenta

Una prima conseguenza del tweet di Trump c’è già stata: i prezzi del petrolio in Europa sono in aumento. Alle 12 ora italiana un barile di Brent del Mare del Nord per la consegna a settembre valeva 73,73 dollari sulla piattaforma Ice di Londra. Quindi era in rialzo di 66 centesimi dalla chiusura di venerdì. Nel commercio elettronico sul New York Mercantile Exchange (Nymex), un barile di Wti per lo stesso periodo saliva di 27 centesimi a 68,53 dollari.

Netanyahu: complimenti a Trump

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha elogiato la “dura posizione” del presidente americano nei confronti dell’Iran. “Voglio fare i complimenti alle posizioni espresse oggi dal presidente Trump e dal segretario di Stato Pompeo contro l’aggressione del regime iraniano”, ha detto Netanyahu all’inizio di una riunione di gabinetto. Intanto, il capo della milizia Basij respinge le minacce di Trump e le definisce una “guerra psicologica”. Lo riportano i media locali iraniani. “Le dichiarazioni di Trump contro l’Iran sono una guerra psicologica”, ha detto il generale Gholam Hossein Gheypour, stando a quanto riporta l’agenzia stampa semi-ufficiale ISNA.

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