Turchia, Cisda: tempi liberazione Cattafesta imprevedibili

"La Procura di Batman ha trasferito la decisione direttamente ad Ankara. Cristina Cattafesta sarà trasferita in un Centro di espulsione a Gaziantep. I tempi per la sua liberazione sono ad ora imprevedibili, e soggetti alla volontà dei giudici".

AFP PHOTO / ADEM ALTAN
Milano, 26 giu. (LaPresse) – “La Procura di Batman ha trasferito la decisione direttamente ad Ankara. Cristina Cattafesta sarà trasferita in un Centro di espulsione a Gaziantep. I tempi per la sua liberazione sono ad ora imprevedibili, e soggetti alla volontà dei giudici”. Sono le parole in un comunicato del Cisda, il Coordinamento italiano sostegno donne afghane di cui è presidente la milanese Cristina Cattafesta, 62 anni, fermata domenica in Turchia mentre si svolgevano le elezioni parlamentari e presidenziali. Nei giorni precedenti anche altri osservatori internazionali erano stati fermati ed espulsi, ma non trattenuti. “Il 25 giugno il procedimento contro Cristina si è concluso con una sentenza di espulsione dalla Provincia di Batmam, con conseguente trasferimento nel Dipartimento Immigrazione, dove avrebbe dovuto essere trattenuta non oltre 24 ore”, spiega il Cisda.

Nel comunicato il Cisda ricostruisce la cronologia dei fatti:

“Il 21 giugno scorso, una delegazione di sei persone del Cisda è partita alla volta della Turchia, nel sud est del paese, per svolgere il ruolo di osservatrice internazionale per le elezioni presidenziali e parlamentari – si legge nel comunicato -. Il Cisda, da tre anni impegnato a sostegno della causa curda, ha risposto ai numerosi appelli di organizzazioni della società civile e dello stesso partito dell’Hdp, che chiedevano la presenza di osservatori internazionali per monitorare un processo elettorale fondamentale per il futuro del paese”. Il fermo di Cristina è avvenuto domenica 24 giugno nella città di Batman, dove si trovava il seggio cui era stata destinata, a seguito di un controllo da parte della polizia turca. “Cristina Cattafesta è un’attivista che ha scelto di dare il suo sostegno e supporto come osservatrice per un processo elettorale complesso, come quello che si è svolto in Turchia – conclude il comunicato del Cisda -. Ci auguriamo che il caso sia chiuso nel più breve tempo possibile e che Cristina possa tornare al più presto in Italia. Libera”.

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