Ucraina, Di Maio: “Ue sia ancor più efficace, rapida e coesa”

"La coesione e la fermezza con cui l’Unione europea e i suoi Stati membri hanno reagito all’aggressione russa all’Ucraina, a difesa dei valori che sono al cuore del progetto europeo oltre che dell’ordine internazionale, dimostra come da questa congiuntura drammatica possa trovare slancio una nuova fase di crescita della nostra casa europea"

Foto Mandel Ngan/ Pool via AP in foto il ministro degli Esteri Luigi Di Maio

MILANO – “La coesione e la fermezza con cui l’Unione europea e i suoi Stati membri hanno reagito all’aggressione russa all’Ucraina, a difesa dei valori che sono al cuore del progetto europeo oltre che dell’ordine internazionale, dimostra come da questa congiuntura drammatica possa trovare slancio una nuova fase di crescita della nostra casa europea che, muovendo verso una politica comune – per esempio – nei settori della salute, dell’energia, della difesa, contribuisca a realizzare un’effettiva autonomia strategica dell’Unione europea”. Così il ministro degli Esteri Luigi di Maio, su Milano Finanza. “Già l’emergenza pandemica – ha proseguito – ci ha insegnato l’enorme valore aggiunto del lavorare insieme, mettendo a fattor comune le nostre forze per affrontare le sfide meglio e più rapidamente. Di fronte al conflitto in Ucraina, l’Unione europea e i suoi Stati membri si sono attivati tempestivamente e in maniera compatta e solidale per assicurare sostegno a 360 gradi alle autorità di Kiev, alla popolazione ucraina nel Paese e a coloro che sono stati costretti a lasciarlo per sfuggire alla guerra. Per la prima volta, l’Unione europea ha deciso l’attivazione della Direttiva sulla Protezione Temporanea in favore dei profughi ucraini, decisione che l’Italia ha sostenuto. Sono 5,4 milioni i profughi registrati in uscita dall’Ucraina, per la maggior parte diretti verso l’Europa. A oggi l’Italia ne ha accolti oltre 100.000”.

Inoltre, ha affermato Di Maio, “con lo stesso spirito, l’Unione europea è chiamata a rispondere alle molteplici ripercussioni del conflitto, anzitutto in termini di sicurezza energetica europea. Per questo a Bruxelles siamo a favore di meccanismi di solidarietà per il gas naturale per poter compiere passi in avanti verso un approccio comune in materia di stoccaggio e acquisti. Sosteniamo, a livello europeo, l’esigenza di imporre un tetto sul prezzo del gas, per mitigare l’impatto dell’impennata dei prezzi su famiglie e imprese. Siamo così oggi tutti più consapevoli non solo dell’importanza ma anche della necessità di un’Europa coesa al suo interno e forte nel parlare all’esterno con una voce sola, un’Europa che sia più della somma delle sue parti”.

LaPresse

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome