Ucraina, Draghi: “Sanzioni più pesanti, ma consapevoli che hanno impatto”

"Le sanzioni che abbiamo già adottato" contro la Russia "sono molto pesanti, e l'altra cosa sorprendente è che sono state adottate da tutti i paesi menri senza esitazioni. Queste sanzioni Possono diventare ancora più pesanti.

Ufficio Stampa Palazzo Chigi / LaPresse - Roma, Italia in foto il Presidente del Consiglio Mario Draghi
Ufficio Stampa Palazzo Chigi / LaPresse - Roma, Italia in foto il Presidente del Consiglio Mario Draghi

ROMA – “Le sanzioni che abbiamo già adottato” contro la Russia “sono molto pesanti, e l’altra cosa sorprendente è che sono state adottate da tutti i paesi menri senza esitazioni. Queste sanzioni Possono diventare ancora più pesanti. Quello che occorre fare è che bisogna essere consapevoli che queste sanzioni hanno un impatto su famiglie, in termini di potere di acquisti, e sulle imprese per la loro competitività e il mantenimento della loro produzione”. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso di una conferenza stampa al termine del vertice informale Ue di Versailles. “Questa situazione, se non affrontata, ha il potenziale di fratturare il sistema economico europeo conducendoci verso il protezionismo. E’ stato un altro tema su cui c’è stata unanimità: si vuole respingere il protezionismo ma bisogna anche sostenere famiglie e imprese”, aggiunge il premier. “E’ un momento di grande incertezza: non si può dire che l’economia europea vada male ma l’incertezza suggerisce preoccupazioni per il futuro e quindi detta l’agenda di politica economica dei prossimi mesi”. C’è “la necessità di una regolazione di tutto l’apparato regolatorio europeo giustificata da questa situazione di emergenza e la ritroviamo nel patto di stabilità, gli aiuti di stato, i prodotti agricoli da importare, il mercato elettrico”.  

“Nessuno si aspettava un linguaggio molto aperto per un’immediata adesione” dell’Ucraina all’Ue, “perché non è nel nostro trattato. C’è stato un progresso però: prima si diceva che l’Ucraina appartiene alla famiglia europea, ora si dice anche che il Consiglio europeo sostiene l’Ucraina nel perseguire il sentiero verso l’integrazione europea”. “C’è una grande disponibilità da parte di tanti – aggiunge – una grande determinazione ad averla subita, o comunque ad accelerare le procedure di adesione da parte di altri. E c’è una notevole cautela da parte di altri ancora, perché evidentemente queste sono procedure fondanti dell’Ue”. “Io sono il primo a pensare che un messaggio di incoraggiamento su questo fronte sarebbe d’aiuto ma bisogna anche rispettare quello che dicono altri paesi, quindi continuiamo a lavorare. L’Italia è molto disposta, a sostegno dell’Ucraina, anche in questo, vediamo, man mano faremo altri progressi, nel rispetto però del trattato”, conclude.

LaPresse

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