Usa, Lady Gaga contro gli abusi sessuali: cancellato il brano con R. Kelly

Il rapper accusato di violenza carnale, la cantante si schiera con le presunte vittime: "Anche io in passato ho subito un trauma del genere. Mi ha aiutato la psico-terapia. Lotterò sempre contro ingiustizie di questo genere"

R. Kelly e Lady Gaga nel video di "Do what you want"

MILANO – Gesto di grande sensibilità da parte di Lady Gaga. La cantante – e adesso anche attrice, visto il successo con l’interpretazione in ‘A Star In Born’ – ha deciso di cancellare dalla sua discografia il brano inciso con R. Kelly. I motivi riguardano le accuse di molestia sessuale formulate da almeno una ventina di donne nei confronti del rapper. Anche nel passato di Lady Gaga c’è una violenza sessuale.

Una ferita profonda

Proprio perché riesce a comprendere lo stato d’animo delle presunte vittime di R. Kelly, la cantante ha deciso di eliminare il brano “Do What You Want” dalla sua collezione. “Sto dalla parte di queste donne al 1000 per cento – ha detto Lady Gaga – quello che sto sentendo nelle accuse a R. Kelly sono orribili e indifendibili”. Ecco il motivo per il quale la cantante ha deciso di prendere le distanze dal collega e dal brano inciso insieme. “Anche io sono stata vittima di abusi sessuali – ha dichiarato la cantante e attrice – purtroppo quando ho inciso questo brano, “Do What You Want”, non avevo ancora iniziato il percorso di psico-terapia. Ero confusa e arrabbiata. In quelle note non volevo fare altro che urlare la mia frustrazione”.

Il valore della psico-terapia

Poi la svolta. “Se potessi tornare indietro nel tempo e parlare a me stessa, mi consiglierei di andare subito in cura da uno psico-terapeuta. Soltanto l’aiuto di un professionista ti può aiutare a convincere con un trauma del genere”. Guardarsi indietro fa male, meglio pensare al futuro. “Non posso tornare indietro – ha concluso Lady Gaga – ma posso andare avanti continuando a supportare le donne, gli uomini e le persone di tutte le identità sessuali, e di tutte le razze, vittime di abusi sessuali”.

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