Ventenne ucciso a Genova da un poliziotto, Gabrielli: “Agenti presto dotati di taser”

Il capo delle polizia ha incontrato di due agenti feriti durante i fatti di domenica

foto LaPresse Tiziano Manzoni

GENOVA – Taser per i poliziotti per agire con maggiore sicurezza: questo l’annuncio del capo della polizia Franco Gabrielli, in visita ai due agenti feriti domenica. In quell’occasione, a perdere la vita il 20enne ecuadoriano Jefferson Tomalà, sparato al torace durante un tso voluto dalla madre. Il giovane, nel corso del trattamento, aveva accoltellato un poliziotto: l’altro, per difesa, aveva sparato. “Stanno bene” ha riferito Gabrielli, come riporta La Stampa, “Anche se ancora un po’ scossi per quanto successo”. Presto la sperimentazione sul campo.

Una procedura iniziata nel 2014

L’iter per la dotazione dei taser è partito nel 2014. Quattro anni di pratiche burocratiche e di lavori per poter arrivare, adesso, ad essere pronti. “Dopo una serie di autorizzazioni richieste è arrivata la firma del ministro” ha annunciato Gabrielli che si dice pronto per avviare la fase di sperimentazione: “Serve una prova sul campo, perché queste armi vanno usate in un certo modo. Stiamo attenti affinché i nostri agenti possano agrre in sicurezza, senza danneggiare coloro che si trovano dall’altra parte”. La famiglia di Jefferson si è fortemente scagliata contro l’agente che ha esploso i cinque proiettili ribadendo a gran voce “non meriti la divisa”. L’uomo è adesso sotto inchiesta per omicidio colposo, ma Gabrielli si è detto “fiducioso nell’iter giudiziario”.

La madre di Jefferson: chiesto solo l’intervento dell’ambulanza

Solo l’intervento dei sanitari, perché il 20enne stava litigando violentemente con la compagna. Era questa la richiesta della madre di Jefferson, che avrebbe poi constatato l’intervento degli agenti. La situazione sarebbe degenerata quando, per placare la sua ira, avrebbero spruzzato dello spray al peperoncino. L’effetto ottenuto sarebbe stato quello contrario, fino ad arrivare al ferimento di uno dei due poliziotti e agli spari del collega per difesa. Sarà adesso l’autorità giudiziaria a stabilire la dinamica dei fatti.

 

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