Ventenne violentata in un parcheggio di Milano fino all’alba

Ventenne violentata in un parcheggio di Milano fino all'alba.  "Nel pomeriggio del 16 giugno, alla stazione dei carabinieri di Milano Duomo si è presentata una 20enne, la quale ha denunciato di aver subito una violenza sessuale

Foto LaPresse - Claudio Furlan

MILANO (LaPresse) – Ventenne violentata in un parcheggio di Milano fino all’alba. Nel pomeriggio del 16 giugno, alla stazione dei carabinieri di Milano Duomo si è presentata una 20enne, la quale ha denunciato di aver subito una violenza sessuale. La giovane aveva dei ricordi frammentati e alcune immagini di ciò che era successo, in quanto aveva trascorso la serata in una discoteca del centro storico di Milano, l’Old Fashion. All’uscita dal locale è stata avvicinata da questo soggetto italiano, di origine egiziana, che ha approfittato del suo stato di incoscienza e, fornendole un passaggio. L’ha accompagnata invece in un luogo appartato dove ha poi sostanzialmente abusato di lei fino alle prime luci dell’alba. Si tratta verosimilmente di un parcheggio”. Così Renato Puglisi, capitano della compagnia dei carabinieri di Milano Duomo, a proposito dello stupro di una ventenne da parte di un taxista abusivo 61enne, che è stato arrestato.

Giovane ragazza violentata in un parcheggio di Milano

“La ragazza si trovava sola ed era in uno stato di incoscienza dovuto all’abuso di sostanze alcoliche. Per questo motivo per l’autore della violenza è stato più semplice poter commettere questo reato”, ha proseguito. “Stiamo ancora svolgendo degli accertamenti per verificare il luogo esatto della violenza – ha aggiunto Puglisi – perché la ragazza per il suo stato di incoscienza non è riuscita a fornire dei dettagli importanti. È riuscita, però, sicuramente a fornire una descrizione antropometrica dell’uomo e dell’autovettura fondamentali per poter riuscire a identificare l’uomo”. “La ragazza – ha continuato – non è riuscita nell’immediatezza a fornire il cellulare. Questo è stato un accertamento che è stato svolto successivamente”. A destare l’attenzione dei militari dell’Arma anche “alcune frasi dette dall’uomo”.

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