Verdure, non tutte aiutano la Terra

Foto ©LaPresse/Anteo Marinoni

NAPOLI (Giuseppe Stanga) – Mangiare verdura fa bene alla salute, e anche all’ambiente, anche se bisogna seguire una serie di regole. Secondo l’analisi della Coldiretti sul rapporto dedicato all’obesità infantile dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha analizzato i dati relativi al periodo 2018-2020, in Italia consuma verdura tutti i giorni solo un bambino su tre (31,3%) mentre ben il 7,8% dichiara di portarla a tavola meno di una volta alla settimana e il 6% di non mangiarla mai. Il risultato di questi stili alimentari scorretti è che i bambini italiani tra i 7 ed i 9 anni con una percentuale del 37% registrano i più elevati tassi di sovrappeso tra 33 Paesi esaminati, dopo Cipro e Grecia. In particolare nel Belpaese è in sovrappeso tra il 38,8% dei bambini di 8 anni e il 37,4% di quelli di 9 anni e tra questi è addirittura obeso, rispettivamente il 17,1% e il 15,8%. Molto spesso al posto della verdura si consuma cibo spazzatura, che ha un impatto devastante non solo sulla salute, ma anche sulle emissioni, e sull’inquinamento in generale.

CHILOMETRO ZERO

Per l’ambiente è meglio acquistare prodotti della filiera corta. Con le verdure a chilometro zero, che vengono vendute nelle vicinanze del luogo di produzione, si riducono i passaggi, non ci sono più di intermediari, ma solo il produttore e il consumatore. La filiera corta garantisce la freschezza e stagionalità dei prodotti oltre che la tipicità del territorio. Evitare il trasporto delle merci su lungo raggio evita inoltre l’inutile e dannosa emissione di agenti inquinanti.

STAGIONALITA’

Comprare cibo di stagione ci permette di risparmiare e di aiutare la Terra. I prodotti della terra coltivati seguendo il ciclo naturale delle stagioni sono anche più saporiti e genuini, e quindi ottimi per la nostra dieta. In questo periodo rinunciamo a zucchine, pomodori, melanzane e peperoni. Scegliamo invece cavoli, cavolfiori, cime di rapa, zucche, spinaci, radicchi e carciofi.

OCCHIO AGLI IMBALLAGGI

Le verdure ‘verdi’ si acquistano dal fruttivendolo sotto casa e al mercato, non solo per la stagionalità e per la località dei prodotti, ma anche per la questione imballaggi. Comprare cibo senza involucri in plastica ci permette di evitare totalmente la produzione di rifiuti. Portiamoci dietro un sacchetto in cartone e cerchiamo di sfruttarlo al massimo, riutilizzandolo più volte. Il pianeta ci ringrazierà.

BUCCE E SCARTI

Per impiegare al meglio i prodotti ed evitare sprechi cerchiamo di utilizzare tutto ciò che acquistiamo. Impariamo a sfruttare le bucce, ad esempio quelle di patate sono commestibili, non buttiamole nella pattumiera. Le verdure cotte e avanzate possono essere trasformate, diventando la farcia per torte salate o la base per dei gustosi burger vegetali.. Gli scarti delle verdure possono essere utilizzati per preparare un brodo, base ottima per i risotti.

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