Via della Seta, Mattarella: “Servono investimenti trasparenti”

Il presidente della Repubblica ha vigilato portando con discrezione il suo pensiero, senza mai farlo pesare

in foto Sergio Mattarella

ROMA – Tra Italia e Cina c’è una amicizia “solida” e bisogna riconoscere l’importanza della partnership economica tra i due paesi, ma con dei paletti. Sergio Mattarella anticipa l’arrivo a Roma del presidente cinese, Xi Jinping, con una lunga intervista ai media della Repubblica popolare (Quotidiano del Popolo, CCTV, Radio Cina Internazionale, Quotidiano Guangming, Agenzia di Stampa Nuova Cina). Eavverte: “Gli investimenti servono” ma “le tecnologie non siano usate per il predominio”.

Via della Seta, il dibattito sul memorandum

Il dibattito sul memorandum, ribattezzato Via della Seta, non si è ancora sopito, soprattutto in seno alla maggioranza di governo. E il presidente della Repubblica ha vigilato portando con discrezione il suo pensiero, senza mai farlo pesare. La Lega aveva contestato alcuni passaggi dell’intesa, soprattutto in merito al 5G. Facendo sue le preoccupazioni degli Stati Uniti su un possibile attacco cyber alla sicurezza nazionale.

Italia-Cina, la linea di Salvini

Spigoli che sono stati smussati con l’allargamento del golden power palla tecnologia 5G e con il riequilibrio di alcuni accordi, soprattutto quelli riguardanti i porti italiani. Sul ‘Belt and Road Initiative’ però il leader del Carroccio, Matteo Salvini, continua a non voler metterci il cappello. Tanto che non incontrerà il presidente cinese nella sua due giorni romana. “Avevo preso impegni con i lucani – spiega – la Lega ha tanti uomini e tante donne al governo. Non è necessario che ci sia io”.

Il monito del presidente Mattarella

Tornando a Mattarella, nella sua intervista ai media cinese, l’inquilino del Colle precisa: “L’Italia vede, da tempo, nella Cina non solo un proprio partner economico di primissimo piano. Ma anche un motore dell’economia e del commercio mondiale”. L’intensificazione dei rapporti economici fra i due paesi però “deve passare, attraverso la creazione di un contesto quanto più aperto e trasparente possibile” con una raggio di azione “equivalente, reciprocamente libera ed equilibrata, con la rimozione di barriere, che ancora si frappongono ai flussi commerciali”.

Un’occasione per rilanciare il made in Italy

Insomma la Cina non rappresenta e non deve rappresentare un pericolo, bensì una occasione per rilanciare il made in Italy, creare opportunità di sviluppo, tutto nel perimetro in cui l’Italia deve stare: il patto Atlantico. Nessuna offesa quindi nei confronti degli Stati Uniti. Rassicurazioni arrivano anche dal premier Giuseppe Conte che comunque sottolinea: “Non c’è da convincere nessuno, l’accordo o si sottoscrive o non si sottoscrive, abbiamo deciso di farlo”. “Doverosamente, siccome siamo in famiglia – aggiunge – informerò i miei partner su quello che stiamo facendo ma non c’è nessun problema”.

Venerdì il bilaterale Mattarella-Xi Jinping

Il presidente cinese Xi Jinping, in Italia già da giovedì sera, vedrà Mattarella venerdì mattina per un bilaterale a cui seguiranno le dichiarazioni alla stampa. Scendendo la scala gerarchica della Repubblica italiana, Xi incontrerà la presidente del Senato Elisabetta Casellati (alle 15.30) e il presidente della Camera Roberto Fico (alle 17). Una fitta agenda di appuntamenti, che prevede per il presidente cinese anche dei momenti ‘turistici’ nella Capitale con visita al Colosseo e in Campidoglio.

Dopo le 18, Xi porterà il suo saluto al business forum dove si discuterà, sempre nell’ambito della nuova via della Seta, di cooperazione economica e industriale nei Paesi terzi. La giornata clou sarà quella di sabato a Villa Madama per la firma del memorandum con il premier Giuseppe Conte.

(LaPresse/di Donatella Di Nitto)

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