Vino, Tajani: “Interrogazione Ppe sul comparto strategico per l’economia”

"Un comparto strategico per l'economia italiana e portatore di tradizione e cultura del nostro Paese è a forte rischio per una risoluzione dell'Organizzazione mondiale della sanità"

Foto Andrea Panegrossi / LaPresse in foto Antonio Tajani

MILANO – “Un comparto strategico per l’economia italiana e portatore di tradizione e cultura del nostro Paese è a forte rischio per una risoluzione dell’Organizzazione mondiale della sanità”. Lo afferma il vice presidente del Partito popolare europeo e coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani. Nel merito, è stata presentata un’interrogazione alla Commissione europea – a firma dello stesso Tajani e degli altri eurodeputati del Ppe Isabella Adinolfi, Andrea Caroppo, Salvatore De Meo, Herbert Dorfmann, Fulvio Martusciello, Aldo Patriciello, Luisa Regimenti, Massimiliano Salini e Lucia Vuolo – per chiedere come la Commissione intenda intervenire nei confronti dell’Oms per proteggere un settore vitale per l’economia di tutta l’Europa.

“L’Oms, infatti, ha recentemente adottato un documento – ‘European framework for action on alcol 2022-2025’ – che ha come obiettivo la riduzione del 10% del consumo pro capite di alcol entro il 2025.

La risoluzione, però, non distingue – si legge in una nota di Forza Italia – tra tipologie di bevande (superalcolici, vino o birra) e modalità di consumo (compulsiva o moderata), discostandosi da quanto previsto dalla Global alcohol strategy – approvata dalla stessa OMS – e dalla votazione sulla strategia europea contro il cancro del Parlamento europeo, che avevano rimarcato l’esigenza di focalizzare l’azione sul consumo eccessivo di alcol”. “Tra le politiche che l’Oms proporrà ai Paesi interessati, ci sono l’aumento della tassazione, il divieto di pubblicità, la diminuzione della disponibilità di bevande alcoliche, l’obbligo di health warning in etichetta. Questo rischia di mettere in crisi un comparto, quello del vino europeo, che solo in Italia conta 1,2 milioni di addetti e un surplus commerciale con l’estero di circa 7 miliardi di euro annui. Considerando che il vino fa parte della dieta mediterranea, che è un simbolo del patrimonio culturale dell’Europa e che l’Unione europea è osservatore dell’OMS, questa interrogazione pone all’attenzione della Commissione le gravi ricadute di questa risoluzione e ne chiede l’intervento in tempi brevissimi”, conclude la nota di FI.

LaPresse

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