Vuoto a rendere, serve una legge

© lapresse -Tolga Akmen / Anadolu
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NAPOLI – Troppe bottiglie di plastica e un sistema di raccolta che, da solo, non riesce a fronteggiare le ingenti quantità di materiali da smaltire. Il nostro Paese ha bisogno di una spinta, e le campagne di sensibilizzazione non bastano. Per questo da anni si riflette sull’introduzione del cosiddetto ‘deposito cauzionale’ (il vuoto a rendere) per gli involucri. Si tratta di un sistema di restituzione con cauzione per il riutilizzo degli imballaggi. L’obiettivo è aumentare la percentuale degli imballaggi riutilizzabili immessi sul mercato per contribuire alla transizione verso un’economia circolare. Andando più nel dettaglio il meccanismo prevede che una piccola somma (definita “deposito”) aggiunta sul prezzo di vendita delle bevande venga restituita nella sua totalità quando la bottiglia o lattina viene riportata in un punto di raccolta.

Italiani favorevoli

Secondo una recente ricerca condotta da AstraRicerche l´83% degli italiani sostiene l’introduzione di un Sistema di Deposito. Sulla scorta dei sistemi di deposito già operanti con successo in diversi Paesi UE, sia vorrebbero che il sistema fosse di portata nazionale, obbligatorio per i produttori e che copra tutte le tipologie di bevande in bottiglie di plastica, vetro e lattine Un sistema così configurato ci consentirebbe di proteggere il nostro ambiente, favorire la transizione verso l’economia circolare e raggiungere gli obiettivi europei in materia di raccolta selettiva e riciclo. Le istituzioni dell’Ue stanno considerando un possibile approccio al ‘deposito cauzionale’ comune in tutta Europa in modo da renderlo performante ed efficace in tutti i Paesi in cui ancora non c’è uno schema di tale tipo. La differenza tra i tassi di intercettazione delle bottiglie per bevande tra i Paesi Membri con e senza tale sistema in vigore (rispettivamente, 94% e 47%) manda un segnale inequivocabile. I tassi medi di intercettazione degli imballaggi per bevande nei attivi in Europa superano il 90%. Grazie al Sistema di Deposito per gli imballaggi monouso per bevande in Olanda si trova il 65% di bottigliette in meno nel littering. 

I vantaggi

Attraverso un Sistema di Deposito si potrebbe evitare lo spreco di 7 miliardi di contenitori di bevande (bottiglie in plastica vetro e lattine) che ogni anno sfuggono al riciclo e vengono disperse nell’ambiente o conferite in discarica. Altro vantaggio è la riduzione delle tonnellate di plastica che finiscono annualmente nel Mar Mediterraneo. Si aumenterebbe il tasso di riciclo, migliorando anche qualitativamente la materia raccolta. Infine con un deposito nazionale si potrebbero allineare le nostre politiche sui rifiuti alle più recenti direttive europee ed evitare possibili procedure d’infrazione.

La campagna

Facendo seguito all’appello del novembre scorso al governo Draghi ed al ministro Cingolani per velocizzare l’introduzione di un efficace sistema di deposito, l’Associazione nazionale Comuni Virtuosi in collaborazione con A Sud Onlus, Altroconsumo, Greenpeace, Italia Nostra, Kyoto Club, LAV, Legambiente, Lipu-Bird Life Italia, Oxfam, Marevivo, Pro Natura, Retake, Slow Food Italia, Touring Club Italiano, Wwf Zero Waste Italy lancia venerdì 4 marzo la campagna nazionale di sensibilizzazione “A Buon Rendere – molto più di un vuoto”. E’ una campagna che punta a sensibilizzare i cittadini, la politica, l’industria delle bevande e della distribuzione organizzata sui benefici di un Sistema di Deposito. A tal fine, la campagna si avvarrà di strumenti quali petizioni, sondaggi, eventi pubblici, attività di citizen science, quali i report sui materiali che frequentemente si trovano dispersi durante i cleanup, produzione di studi e di materiali divulgativi. L’obiettivo finale è contribuire alla velocizzazione dei tempi di approvazione di una legge nazionale. Si può partecipare alla campagna firmando la petizione e ricevendo indicazioni su come aderire come associazione nazionale e locale, aggiungendosi alle organizzazioni già presenti in tutta Italia.

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