Yates padrone del Giro a Campo Imperatore

Secondo posto a Pinot, terzo Chavez e quarto Pozzovivo. Male Froome e Aru.

Foto Gian Mattia D'Alberto - LaPresse

GRAN SASSO D’ITALIA (Domenico Palmiero) Simon Yates padrone del Giro. Il britannico della Mitchelton-Scott si impone sul traguardo di Campo Imperatore e rafforza la sua posizione in testa alla classifica con 32 secondi di vantaggio sul compagno di squadra Esteban Chavez. Male Chris Froome e Fabio Aru.

La tappa

Nona tappa del Giro d’Italia, da Pesco Sannita al Gran Sasso d’Italia di 225 chilometri.  Si tratta del terzo arrivo in salita, il secondo consecutivo dopo l’ascesa dell’Etna e quella di ieri a Montevergine. La fuga di giornata vede protagonisti Mickael Cherel (AG2R La Mondiale), Davide Ballerini e Fausto Masnada (Androni-Sidermec), Simone Andreetta (Bardiani-CSF), Cesare Benedetti (Bora-Hansgrohe), Tim Wellens (Lotto FixAll), Natnael Berhane (Dimension Data), Hugh Carthy (EF-Drapac), Maxim Belkov (Katusha-Alpecin), Gianluca Brambilla e Laurent Didier (Trek-Segafredo), Manuele Boaro e Giovanni Visconti (Bahrain-Merida) e Alex Turrin (Wilier-Selle Italia). Il migliore in classifica dei fuggitivi è Gianluca Brambilla che indossa virtualmente la maglia rosa per diversi chilometri. Quando inizia la salita l’Astana si porta immediatamente in testa imprimendo un ritmo forsennato. Una cadenza che non tutti in gruppo tengono e il plotone inizia a sgranarsi.

L’accelerazione

A 35 chilometri dal traguardo, il vantaggio dei fuggitivi è di 4 minuti e quaranta secondi. Improvvisa l’accelerazione di Manuele Boaro, fido scudiero di Giovanni Visconti. A farne le spese è Alex Turrin che perde contatto. In testa al gruppo commovente la corsa di Villella che tira come un forsennato nonostante sia stato uno dei protagonisti della fuga nella tappa di ieri. Intanto, il drappello dei fuggitivi perde componenti pian piano che ci si avvicina alla vetta. Alla fine restano in sei: Masnada, Boaro, Brambilla, Visconti,  Cherel e Charty. Dietro, l’Astana continua implacabile la caccia. Senza soste, senza tentennamenti. Avanza anche la Sky di Chris Froome.  A 19 chilometri dal traguardo salgono in cattedra gli uomini della Mitchelton-Scott, la squadra della maglia rosa Simon Yates.

Masnada

In avanti, Fausto Masnada allunga sui cinque compagni di fuga. Parte come una fucilata Manuele Boaro. La Bahrain-Merida cerca di sfruttare la presenza di due atleti nel plotoncino in fuga. La situazione è questa: in testa Masnada, dietro Boaro e infine il quartetto con Visconti e Brambilla.  Charty raggiunge Boaro, lo salta e va all’inseguimento di Masnada mentre il gruppo incalza a gran velocità e raggiunge Visconti e gli altri. Preso anche Charty. Ora è testa a testa tra Masnada e il gruppo. Fausto è decisamente stanco ai tre chilometri. L’impresa sfuma, che peccato.

Il crollo di Aru e Froome

Ora il gruppo si spezza, Aru è dietro. Prova Giulio Ciccone che si avvantaggia di una ventina di metri. Perde contatto anche Froome. Ripreso Ciccone. Allungano Pinot, Lopez, l’inesauribile Ciccone e poi Pozzovivo. Ma lo scatto decisivo è quello della maglia rosa Simon Yates che taglia il traguardo seguito da Pinot. Terzo Chavez e quarto Pozzovivo. Male Chris Foome che ha accumulato un ritardo di 1’6’’ e Fabio Aru giunto al traguardo a 1’12’’.

 

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La classifica top ten

 

  • Simon Yates                        37h 37’ 15”
  • Esteban Chavez                               32’’
  • Tom Dumoulin                                 38’’
  • Thibaut Pinot                                   45’’
  • Domenico Pozzovivo                         57’’
  • Richard Carapaz                            1’20’’
  • George Bennet                              1’33’’
  • Rohan Dennis                                2’05’’
  • Bilbao Lopez                                 2’05’’
  • Michael Woods                              2’25’’

 

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