1 maggio, Rifondazione Comunista sui centri commerciali aperti: “Liberalizzazione selvaggia”

Le parole di Maurizio Acerbo

Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse

L’AQUILA – “Anche il primo maggio ci saranno centri commerciali e supermercati aperti grazie alla norma iperliberista votata da centrodestra e Pd ai tempi del governo Monti”. Lo ha detto a LaPresse Maurizio Acerbo, segretario della Rifondazione Comunista – sinistra europea riferendosi al giorno dedicato ai lavoratori. “Una vergognosa legge sul commercio che Lega e M5s avevano promesso di abolire, ma che dopo 5 anni è ancora lì nonostante le proteste sindacali – ha aggiunto il segretario – Questa liberalizzazione selvaggia che non c’è in altri Paesi dell’Ue ha consentito l’ipersfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori della grande distribuzione, ma anche una concorrenza sleale nei confronti del piccolo commercio e degli esercizi di vicinato.

Purtroppo oggi lavoratrici e lavoratori sono molto ricattabili e tutti sanno che sono costretti a lavorare oltre l’orario contrattuale e a rinunciare a giorni di riposo. Come ha confermato una recente sentenza della Corte di cassazione il datore di lavoro non può obbligare un dipendente a lavorare in un giorno festivo, anche se è infrasettimanale. Però senza più articolo 18 e con i contratti precari lavoratrici e lavoratori quasi sempre subiscono angherie da parte di catene che, tra l’altro, praticano comportamenti intimidatori verso chi fa sindacato, come accaduto nel supermercato Aldi di Trieste con il licenziamento del delegato Filcams Cgil, Giovanni Manca, con la scusa di un mancato reso di 45 centesimi di euro”.

(LaPresse)

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