Lo sfogo di Simone Schettino: “Tifosi schiavi delle pay tv, trattati come clienti”

L'attore rifiuta ospitate in televisione per parlare di calcio: "Gli appassionati meritano rispetto. Sarò sempre legato al Napoli e alla Juve Stabia. Infatti mi informo solo sui risultati"

NAPOLI – Apprezzato in teatro e al cinema, Simone Schettino si fece conoscere dal grande pubblico una decina di anni fa, intervenendo alle trasmissioni sportive nelle tv locali. Spassosi i suoi interventi. Non solo quelli che prendevano spunto dal calcio. E’ da un po’, però che Simone Schettino manca dai salotti televisivi. Presente sui palcoscenici e nelle sale cinematografiche, in tanti si sono chiesti come mai Schettino, grande tifoso del Napoli e della Juve Stabia (è originario di Castellammare) non stia commentando più le gesta degli azzurri e la crescita delle vespe. In molti hanno giustificato l’assenza dell’attore con i tanti impegni lavorativi.

Di calcio non intende più parlarne

E invece, la verità è un’altra ed è venuta fuori con una semplice telefonata per conoscere il parere di Schettino sulla lotta scudetto. “Di calcio non parlo. Sono anni che non mi diverto più nel farlo. Sia chiaro, io sono tifoso del Napoli e della Juve Stabia. Le loro vittorie sono un toccasana per la nostra provincia. Però, preferisco seguire il calcio per conto mio”. Ovvia la domanda su quale fosse il motivo. “La verità è che non mi piace come vengono trattati i tifosi. Faccio un esempio: quest’anno per seguire tutte le 38 partite degli azzurri in campionato bisogna sottoscrivere due abbonamenti. Uno a Sky per assistere alle gare sul satellitare e un altro a Dazn, per seguire le partite in streaming. Per me si tratta di un’assurdità. I tifosi vengono trattati come se fossero dei clienti, serviti con indifferenza e mancanza di tatto per giunta”.

Resterà sempre legato al Napoli e alla Juve Stabia

Schettino ha inventato un modo tutto suo per seguire i match di Napoli e Juve Stabia. “La Juve Stabia ha appena battuto il Rieti, vero? Vede, io continuo a seguire il calcio, ma non in tv. Mi informo soltanto sul risultato. Seguire il calcio assiduamente come facevo prima non mi dà più gusto”. Secondo Schettino, che agli esordi della carriera si definiva il ‘fondamentalista napoletano’, “adesso per molti il calcio è diventato l’unica ragione di vita. Per questo motivo ci sono molti che ne approfittano. A pagare è soltanto la gente. Io non devo dare consigli a nessuno. Io ho scelto quale strada seguire. Gli altri facciano come meglio credono”.

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