Siria, Consiglio Onu chiede applicazione di cessate il fuoco

New York (New York, Usa), 7 mar. (LaPresse/AFP) – Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite ha chiesto l’applicazione del cessate il fuoco in Siria, ignorato da dieci giorni, nel corso della riunione dove ha anche ipotizzato un possibile ruolo dell’Onu per far uscire dalla Ghouta orientale elementi “terroristi”. Lo hanno fatto sapere fonti diplomatiche. Nell’incontro a porte chiuse, i membri del Consiglio hanno chiesto in modo “unanime” che un altro convoglio umanitario possa “raggiungere bene la Ghouta” domani e che gli aiuti possano essere inviati “tutti i giorni”, ha affermato un diplomatico.

 Hanno inoltre “espresso la loro preoccupazione a proposito della situazione umanitaria” e “ribadito i loro appelli a una applicazione” della tregua, ha fatto sapere l’ambasciatore olandese, Karel van Oosterom, presidente del Consiglio Onu. Perché potesse rilasciare dichiarazioni era necessario il consenso di tutti i membri. Secondo una fonte diplomatica, alla riunione ha ottenuto vasto consenso l’idea dell’inviato speciale, Staffan de Mistura, su negoziati tra i gruppi armati e altre parti, tra cui la Russia, con ruolo di mediatore all’Onu, per far uscire dall’enclave ribelle dei “gruppi terroristi”.

De Mistura ha ricordato che nel caso di Aleppo, nel 2016, aveva proposto di far uscire dalla città i jihadisti di al-Nusra e le loro famiglie, accompagnandole nella provincia di Idlib. Ha aggiunto che non dimenticherà mai il senso di impotenza che provò in quei momenti. “Non voglio che succeda” per la Ghouta “e nemmeno voi” lo volete, ha detto De Mistura, secondo la fonte diplomatica.

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