Green Pass rafforzato, Regioni in pressing sul Governo

Brunetta favorevole, Salvini contrario

Foto Claudio Furlan / LaPresse Nella foto: controllo green pass

Accelerata con il nuovo Green pass. A chiederlo al Governo sono le Regioni per evitare un Natale di chiusure per le zone gialle ed arancioni. I governatori suggeriscono, pertanto, una revisione delle regole con misure più severe per i non vaccinati. Probabile un incontro già lunedì, anche se per ora le uniche misure sul tavolo dell’esecutivo oltre “all’estensione dell’obbligo della terza dose al personale sanitario e la riduzione della durata del certificato verde”.

Brunetta sì, Salvini no

Il ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta sottolinea come “non utilizzare delle strategie di rafforzamento del Green Pass” voglia dire “aprire il forno e far implodere il soufflé. Per cui “un Green Pass rafforzato deve colpire soprattutto i non vaccinati, gli irriducibili che devono essere reclusi ed esclusi dalla vita collettiva e dall’economia. Mi impegno a sostenere questo in Cdm”. E ha poi aggiunto: “Lo farò anche pensando alla mia vigna e al mio vino”. Secondo Brunetta il soufflé sarebbe rappresentato dal Pil “che potrebbe archiviare un 2021 con un +6, +6,2, +6,3, +6,4, +6,5%”.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, si contrario ad applicare misure severe contro i non vaccinati in quanto “bisogna evitare le chiusure per tutti. Dobbiamo unire, pacificare, non dividere, isolare, discriminare. Il tampone è il mezzo più sicuro, perciò è più sicuro un non vaccinato che ha il tampone negativo, che un iper vaccinato senza tampone. Ha ragione Draghi: la questione non è all’ordine del giorno, non siamo nella situazione di Austria e Germania perché abbiamo quasi il 90% di copertura di prime dosi”. E il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha ricordato che “in Austria c’è il 65% dei vaccinati, in Italia l’86%. Il lockdown per i no vax oggi non è oggetto di decisione, ci sono governatori che l’hanno proposto, ma lo schema di lavoro è che deve essere la comunità scientifica a dirci cosa fare. Bisogna andare avanti con le vaccinazioni. Il tema non è neanche l’obbligo di vaccini, il tema è la terza dose”.

Le Regioni

Il Governatore della Liguria, Toti, ha affermato che “in questo momento non è possibile mantenere un atteggiamento attendista, bisogna anzi dettare norme chiare per affrontare questa fase della pandemia, tutelando la salute dei cittadini e consentendo all’economia di continuare la sua fase di crescita dopo aver attraversato una grave crisi. Questo è il momento in cui si programmano le vacanze di Natale e tutta la macchina economica che vi gira intorno, soprattutto dobbiamo dare la certezza ai lavoratori di tutti questi settori che il paese non richiuderà. I numeri ci dicono che il 90% delle terapie intensive sono occupate da non vaccinati. È quindi, in primis, una questione di protezione delle persone, oltre che della ripartenza dell’economia e di una pressione ospedaliera”.

Secondo il presidente della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga occorre urgentemente “una riflessione tra Governo e Regioni sulla tenuta delle regole attualmente vigenti che furono adottate in assenza dell’attuale percentuale di vaccinati e dello strumento della certificazione verde. Obiettivo è mettere in sicurezza il sistema sanitario da un lato e le attività economiche dall’altro”. Mentre il ministro per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini ha sottolineato come il Governo sia “disponibile a mettere in agenda a breve un tavolo di confronto”.

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