Asse Iran-Parigi: Netanyahu cerca consensi contro l’accordo sul nucleare

L'incontro tra il premier iraniano e l'Europa di Merkel e Macron

Nucleare, deputati iraniani bruciano bandiere Usa in parlamento
AFP PHOTO / Islamic Consultative Assembly News Agency / HO / RESTRICTED TO EDITORIAL USE - MANDATORY CREDIT "AFP PHOTO / Islamic Consultative Assembly News Agency" - NO MARKETING NO ADVERTISING CAMPAIGNS - DISTRIBUTED AS A SERVICE TO CLIENTS HANDOUT PICTURE A handout picture provided by the Iranian Parliament on May 9, 2018 shows Iranian MPs preparing to burn a US flag in the parliament in Tehran. Iran said it will hold talks with signatories to a nuclear deal after US President Donald Trump's decision to withdraw from the accord, which it branded "psychological warfare". President Hassan Rouhani also said Iran could resume uranium enrichment "without limit" in response to Trump's announcement. / AFP PHOTO / Islamic Consultative Assembly News Agency / HO / RESTRICTED TO EDITORIAL USE - MANDATORY CREDIT "AFP PHOTO / Islamic Consultative Assembly News Agency" - NO MARKETING NO ADVERTISING CAMPAIGNS - DISTRIBUTED AS A SERVICE TO CLIENTS

PARIGI (LaPresse/AFP) – Vertice Iran-Parigi. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu continua la sua offensiva a Parigi per creare un fronte comune contro l’Iran. La visita in Europa durerà tre settimane. In primo piano gli scontri lungo la Striscia di Gaza.

L’Iran cerca consensi in Europa contro il nucleare.

Netanyahu ha già sondato il terreno mettendo in guardia Angela Merkel contro un nuovo arrivo di rifugiati siriani se non verrà fatto nulla per contenere la crescente influenza di Teheran sul Medioriente. Dopo la cancelliera tedesca, anche il presidente francese Emmanuel Macron ribadirà la necessità di salvaguardare l’accordo sul nucleare iraniano.

Secondo il testo, firmato nel 2015, l’Iran rinuncia a qualsiasi ambizione nucleare militare in cambio della revoca delle sanzioni internazionali che paralizzano la sua economia. Benjamin Netanyahu, che ha sposato la linea dell’America di Donald Trump, insiste sul fatto che l’accordo non impedirà all’Iran di dotarsi di una bomba atomica.

Il dialogo tra Netanyahu e Macron.

Netanyahu e Macron dovranno constatare ancora una volta le loro divergenze sui mezzi per ristabilire la stabilità nella regione. Parigi chiede che l’accordo esistente venga integrato discutendo con l’Iran delle sue attività balistiche e della sua influenza regionale. Infatti Israele ha un approccio molto più frontale per costringere Teheran a rinegoziare l’accordo nucleare. Secondo Khalfa, lo stato ebraico ha due leve per questo. La minaccia delle sanzioni statunitensi contro le compagnie europee – che non sono ancora entrate in vigore – e l’asse tra Stati Uniti, Israele e Arabia Saudita.

L’emergenza iraniana è una priorità.

Di fronte all’emergenza iraniana, il conflitto israelo-palestinese è relegato sullo sfondo, anche se il presidente palestinese Mahmoud Abbas è atteso presto a Parigi e Emmanuel Macron visiterà Israele e i territori palestinesi entro la fine dell’anno.
A dicembre dell’anno scorso, il presidente francese aveva esortato Netanyahu a un gesto vesto i palestinesi ma il processo di pace sembra più in stallo che mai da quando Washington ha riconosciuto Gerusalemme come capitale di Israele.

La situazione è peggiorata ulteriormente dopo la morte di almeno 61 palestinesi, uccisi dai soldati israeliani durante le manifestazioni del 14 maggio lungo il confine con la Striscia di Gaza. Macron ha condannato “le violenze delle forze armate israeliane” ricordando “il suo attaccamento alla sicurezza di Israele“.
D’altra parte, i due leader, che si incontreranno alle 18, vogliono approfittare della stagione culturale franco-israeliana per mostrare cosa unisce i due paesi.

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